Ha violato gli obblighi. Geraci non è più pentito

Aveva definito Cosa nostra «un cancro», dicendo di voler cambia­re vita. Per questo Alfredo Geraci, ex uomo d’onore del clan di Porta Nuova, vicino al boss Alessandro D’Ambrogio, aveva scelto di passa­re tra i ranghi dei collaboratori di giustizia, raccontando affari e re­troscena di una delle cosche più ricche della città. Ma secondo la apposita Commissione del Vimi­nale, Geraci avrebbe in più occa­sioni violato il codice di condotta che i pentiti, per legge, devono os­servare, incontrando e discutendo con pregiudicati. Per questo è sta­to deciso di revocargli il program­ma di protezione.