Il mistero dei tatuaggi di Messina Denaro. “E faceva la spesa nel centro di Palermo”

Sul petto, a destra, si era fatto incidere la scritta: «Tra le selvagge tigri». Sull’avanbraccio destro invece: «Ad augusta per angusta». Su quello sinistro: «VIII X MCMLXXXI». In uno dei suoi quaderni trovati nel covo, Matteo Messina Denaro spiegava: «I miei tatuaggi non sono per seguire la moda del momento, sono il mio vissuto e servono a non dimenticare». Ma cosa voleva ricordare il boss delle stragi? E, soprattutto, cos’era accaduto nella data che aveva segnato sul suo corpo? L’8 ottobre 1981, quando aveva 19 anni e mezzo. Forse, quel giorno, aveva fatto ingresso ufficialmente in Cosa nostra con la cerimonia della punciuta? Forse, aveva commesso il suo primo omicidio? Le indagini dei carabinieri del Ros, coordinate dal procuratore Maurizio de Lucia e dall’aggiunto Paolo Guido proseguono in maniera certosina. Arresto dopo arresto. Analizzando con cura i mille pizzini sequestrati e sviluppando tante altre indagini, curate dai sostituti procuratori Gianluca De Leo e Pierangelo Padova.