Il pentito giura sui figli: non sono mafioso.

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Le aspettative, lo si capisce dalle domande e dai fatti elencati, sono tante e partono da alcuni tra i più grandi misteri di Cosa nostra. Ma il segnale che quella disponibilità a parlare con i magistrati difficilmente diventerà una collaborazione su cui fare affidamento arriva dopo una decina di minuti appena. È il 9 ottobre e Gaetano Fontana sta riempiendo il suo primo verbale. Il suo convinto «voglio rispondere», pronunciato mentre il giudice sta ancora snocciolando gli avvisi all’indagato, fino a questo momento ha prodotto solo una serie di ricostruzioni confuse e pochi fatti inediti.