Nella stanza blindata di Riina in ospedale. “Non si alza da mesi ma è sempre lucido”.

Totò,Riina,Sentenza,Cassazione,scarcerazione

Negli ultimi giorni è tornato a chiedere una radiolina. Vorrebbe anche un calendario, il paziente Salvatore Riina, che da otto mesi ormai non si alza più
dal letto. Ma nella stanza-cella nascosta fra le corsie del “Maggiore”, la clinica universitaria di Parma, non ci può stare nulla. Queste le regole. Solo le
apparecchiature sanitarie. Di fronte, una finestra che guarda la città. Dal novembre del 2015, il capo dei capi di Cosa nostra, l’uomo delle stragi, non sta più in carcere e si trova in questa stanza segreta dove sono ammesse solo una ventina di persone, fra sanitari e agenti.