Dio tocchi «il cuore degli uomini e delle donne delle diverse mafie, affinché si fermino, smettano di fare il male, si convertano e cambino vita. Il denaro degli affari sporchi e dei delitti mafiosi è denaro insanguinato e produce un potere iniquo, e tutti sappiamo che il diavolo entra dalle tasche, li è la prima corruzione». Lo denuncia il Papa nella udienza ai membri della Direzione antimafia e antiterrorismo, ricordando a magistrati, cittadini e società che la mafia, «quale espressione di una cultura di morte, è da osteggiare e da combattere» e «si oppone al Vangelo». Papa Francesco inoltre chiede di lottare contro la tratta e in particolare contro «il contrabbando dei migranti».