Polizzi al gip: «Con Sansone parlai di tasse, non di boss e voti».

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«Mi ritiro dalla competizione elettorale, non sono più in corsa, nell’ipotesi remota di una elezione non accetterei… in quell’incontro non dovevamo nemmeno parlare di politica, Sansone mi aveva cercato per un problema di tasse, non avevo fatto ancora neanche i facsimile e non sapevo se sarei entrato in lista». Pietro Polizzi, 52 anni, dipendente dell’Agenzia delle Entrate con la passione per la politica, ieri non ha fatto scena muta durante l’interrogatorio di garanzia, seguito all’operazione della Squadra mobile e della Procura distrettuale antimafia che ha portato al suo arresto per voto di scambio col boss mafioso dell’uditore, Agostino Sansone, e con il suo collaboratore, Manlio Porretto.