Tommaso Natale nella morsa del pizzo. Ma c’è anche chi chiede l’aiuto del boss.

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L’imprenditore che va a lamentarsi dal boss per quei lavori che non era riuscito ad accaparrarsi. Vincenzo Taormina, 49 anni, u musami della famiglia mafiosa di Tommaso Natale, coinvolto nell’operazione Bivio 2 dei carabinieri che ha portato alla retata con 8 arresti, il 2 ottobre 2019 è tutto orecchi per il costruttore che voleva conto e ragione della mancata assegnazione dei lavori nella zona di Partanna Mondello. La «sua» zona. «Minchia. Gli faccio il conteggio aprono la busta e si ottono il lavoro… si sono fottuti il lavoro, 780 mila euro di lavoro, se lo sono fottuto… si sono fottuti il lavoro. Ho fatto sapere, ancora aspettavo risposta, risposta non ce n’è stata mai», chiude riferendosi ad un’altra associazione mafiosa che aveva contattato.