La Sibaritide piena di armi micidiali, i ritrovamenti dei Cc

Dai risultati della analisi dei Ris sulle pistole ritrovate negli ultimi mesi dai Carabinieri potrebbero arrivare importanti novità sugli omicidi mafiosi che si sono registrati nella Sibaritide negli ultimi anni. L’attenzione sulle armi della supercosca egemone su tutta la fascia jonica cosentina resta alta. Soprattutto dopo le recenti dichiarazioni del pentito Celestino Abbruzzese alias “Micetto” […]

Scoperto arsenale delle cosche. Le armi nascoste sottoterra.

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Gli esami del Ris diranno se le tre pistole e la mitraglietta di fabbricazione Israeliana Uzi, recuperate dai Carabinieri della Tenenza di Cassano, hanno sparato anche negli agguati sanguinosi che si sono registrati dal giugno del 2018 (quando venne ucciso a Villapiana il boss Leonardo Portoraro) ad oggi. O se sono state utilizzati in omicidi […]

Auto bruciate e alberi tagliati, record d’intimidazioni.

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Anonima incendi e racket hanno spesso riempito le pagine delle cronache della Sibaritide e dell’Alto e Basso Jonio a dicembre. Soprattutto se si considera la seconda parte del mese. L’episodio più grave si è verificato martedì quando ignoti hanno distrutto quattro anni di duro lavoro dell’imprenditore rossanese Giuseppe Franco recidendo di netto oltre cento piante […]

Un testimone ha visto bruciare l’auto.

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Due killer armati di kalashnikov e pistola, accompagnati da un complice che fungeva da autista di una “147” rubata a Crotone, hanno aperto il fuoco contro Francesco Elia, 40 anni, imprenditore agricolo con alle spalle un passato di guai giudiziari e una piccola parentesi da “dichiarante”, e un operaio romeno trentenne, Mihita Capraru Bogdan, che […]

La lotta contro la morte del supertestimone romeno.

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L’uomo che ha visto tutto e potrebbe raccontare i dettagli dell’omicidio di Francesco Elia viene piantonato stabilmente dai carabinieri nell’ospedale di Cosenza. L’operaio romeno, Mihita Capraru Bogdan, ferito nell’agguato di mercoledì mattina in contrada Caccianova, continua a lottare tra la vita e la morte in terapia intensiva. Due colpi di kalashnikov lo hanno raggiunto ai […]

Sfigurato dalle raffiche del kalashnikov.

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Francesco Elia non temeva di essere assassinato: il dato emerge con assoluta certezza dall’analitica ricostruzione dei suoi ultimi giorni di vita fatta dai carabinieri del Reparto operativo, guidati dal tenente colonnello Raffaele Giovinazzo e dal maggiore Giuseppe Sacco. Il quarantenne non prendeva precauzioni, era abitudinario e non mostrava timori o particolari preoccupazioni ai familiari. In […]