Antico e nuovo. Formule ancestrali per conferire cariche e compiti delicatissimi a personaggi non formalmente affiliati. Un pizzino di carta gialla che riporta la formula di un giuramento di ‘ndrangheta e i rapporti con un massone di alto rango che sognava il Csm. Cade nuova¬mente il velo su quell’organizzazione criminale che «per troppo tempo — […]
località: Catanzaro
«Patto scellerato ‘ndrine-politici-massoni».
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Un blitz come non se ne vedevano dai tempi del maxi processo di Palermo. Parola di Nicola Gratteri, il procuratore di Catanzaro che ieri ha coronato il suo sogno: cominciare a smontare la Calabria come un trenino della Lego per rimontarla piano piano. Ed in effetti l’operazione “Rinascita-Scott” condotta ieri all’alba da 3.000 carabinieri per […]
Il penalista «a disposizione del boss».
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«Un soggetto a disposizione dei boss». Non sembra avere dubbi il gip catanzarese nel descrivere la posizione del penalista ed ex parlamentare di FI Giancarlo Pittelli, sul quale gravano pesantissime ipotesi di reato. Accogliendo la tesi della Procura del capoluogo di regione, il giudice per le indagini preliminari afferma che Pittelli «mette a disposizione dei […]
I big del centrosinistra tra voti comprati e appalti da aggiustare.
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Procedimenti giudiziari da aggiustare e appalti da pilotare in cambio di schede nell’urna elettorale. L’inchiesta “Scott-Rinascita” sferra un colpo durissimo al centrosinistra calabrese. Coinvolti tre esponenti di spicco: Luigi Incarnato attualmente coordinatore della coalizione che sostiene la ricandidatura di Mario Oliverio, l’ex consigliere regionale Pietro Giamborino e l’ex vicepresidente della Giunta calabrese Nicola Adamo.
La sentenza: «I Mancuso non sono mafiosi».
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Nessuna condanna per associazione mafiosa per gli esponenti della famiglia Mancuso di Limbadi. La seconda sezione penale della Corte d’Appello di Catanzaro (presidente Anna Maria Saullo, a latere Angelina Silvestri e Caterina Capitò) ha in gran parte confermato la sentenza di primo grado dell’inchiesta “Black Money”. Già in primo grado, infatti, il collegio del Tribunale […]
La costa ionica capitale dello spaccio.
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La droga nascosta nelle camerette dei bambini serviva per sostenere economicamente la detenzione degli affiliati al clan Procopio Mongiardo. L’indagine “Prisoner’s tax”, condotta dai carabinieri del comando provinciale di Catanzaro e della Compagnia di Soverato con il coordinamento della Dda di Catanzaro, ha svelato quanto stretta fosse la morsa imposta dalla cosca al territorio che […]
Stangata alle nuove leve dello spaccio. Un fiume di droga per le notti d’estate.
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«Fanno un odore strano… è l’odore dei soldi». A parlare sono due ragazzi poco più che ventenni. Gli investigatori li hanno intercettatati mentre contano i proventi di una settimana di spaccio. Anche per loro ieri mattina all’alba sono scattate le manette. Fanno parte della “Last generation”, l’ultima generazione che controllava lo spaccio di stupefacenti sulla […]
Confiscati beni per diciotto milioni Scacco al clan Sia-Procopio-Tripodi.
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Duro colpo inferto al patrimonio della cosca Procopio-Sia-Tripodi, egemone nel comprensorio soveratese, con una maxi-confisca dei beni della consorteria criminale per 18 milioni di euro. I militari del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro hanno dato esecuzione alla sentenza emessa dalla Corte di Appello di Catanzaro relativa alla confisca dell’ingente patrimonio […]
Imprenditori vessati fanno arrestare il clan.
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Lo consideravano «un morto che cammina», non potevano immaginare che attorno al procuratore Nicola Gratteri si era saldata una squadra pronta a «fare piazza pulita»: i magistrati della Dda, i finanzieri guidati dal colonnello Emilio Fiora e soprattutto gli imprenditori della costa jonica crotonese vessati per anni ma ora decisi a rialzare la testa. Il […]
Faide, tradimenti e tre boss uccisi: quel «trono di spade» delle cosche.
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Il tradimento arriva da chi decide di rompere la più importante regola della ‘ndrangheta: il rispetto per la famiglia. Il pentito si chiama Francesco Farao, 38 anni, figlio del boss ergastolano Giuseppe, capo della cosca. Il pentito racconta ai magistrati la regola che da trent’anni sancisce gli equilibri del clan: «Per togliere la gestione della […]
