Due ristoratori gelesi, grazie alle loro dichiarazioni, hanno permesso di arrestare 24 affiliati di Stidda e Cosa nostra che estorcevano denaro e non solo.
località: Gela
Un piano di morte per Crocetta i preparativi ascoltati in diretta.
Un piano di morte per Crocetta i preparativi ascoltati in diretta.
I sicari legati al latitante ucciso, Daniele Emmanuello, preparavano un attentato al sindaco di Gela. Rosario Crocetta, già nel 2003, era stato fatto oggetto di un tentativo di agguato da parte della Stidda.
Gela, estorsioni ma anche banchetti a sbafo. Cosi’ i boss taglieggiavano un ristoratore.
Gela, estorsioni ma anche banchetti a sbafo. Cosi' i boss taglieggiavano un ristoratore.
Stidda e Cosa nostra facevano le estorsioni assieme. Tra le vittime un ristoratore. Il commerciante versava 14 rate per un totale di settemila euro l’anno. Secondo il procuratore Di Natale, per incassare non occorreva la forza ma bastava dire a quale delle due consorterie si apparteneva.
‘Avrei voluto guardarlo negli occhi’.
'Avrei voluto guardarlo negli occhi'.
Dalla Spagna il sindaco di Gela, Rosario Crocetta, commenta la morte del boss: ‘Volevo chiedergli conto dei tanti orrori commessi ai danni dei gelesi. E’ un passo importante nella lotta di liberazione della nostrra città’.
Emmanuello aveva detto ai suoi. ‘Non mi farò mai prendere vivo’.
Emmanuello aveva detto ai suoi. 'Non mi farò mai prendere vivo'.
Dopo la morte di Daniele Emmanuello, resta l’amaro in bocca ai magistrati: ‘Volevamo interrogarlo e notificargli tutti gli atti che lo riguardavano’. Il questore: ‘Abbiamo sparato ad un pericoloso latitante che cercava di scappare’.
Un’ascesa al trono a colpi di lupara.
Un'ascesa al trono a colpi di lupara.
La storia, la carriera criminale e gli affari d’oro di Daniele Emmanuello, il boss ucciso dalla polizia nel corso della sua cattura. La sua caratura criminale emerse oltre un ventennio fa.
Gela, fuga dei pm verso altri tribunali. A rischio processi di mafia ed ambiente.
Gela, fuga dei pm verso altri tribunali. A rischio processi di mafia ed ambiente.
Quattro sostituti hanno chiesto il trasferimento, il procuratore capo è precario, in attesa del titolare. Con le nuove norme e la caduta dei benefici per sede disagiata, la Procura si sta svuotando.
Gela, tre arresti per estorsione.
Gela, tre arresti per estorsione.
Cosa nostra e Stidda pretendevano il 3% sull’appalto della diga foranea di Gela. In manette sono finite tre persone che da una richiesta modesta di 250 euro erano arrivati ad una pretesa di 30.000mila euro.
Gela continua a ribellarsi al racket. In manette 14 esattori del ‘pizzo’.
Gela continua a ribellarsi al racket. In manette 14 esattori del 'pizzo'.
Due collaboratori di giustizia e cinque vittime danno il la alle indagini della polizia sui taglieggiatori. I due gruppi mafiosi, appartenenti a Cosa nostra e Stidda, si dividevano il territorio imponendo una quota fissa e un mensile variabile.
Torturati e uccisi nel ’95. Estortori ‘cani sciolti’. Luce su duplice delitto.
Torturati e uccisi nel '95. Estortori 'cani sciolti'. Luce su duplice delitto.
Dopo 12 anni è stato chiarito il movente del duplice omicidio in cui persero la vita Simone Di Stefano e Salvatore Casciana. I due avevano chiesto denaro ad un imprenditore senza chiedere il permesso alle cosche.
