località: Gioia Tauro

Beni per sei miliardi sono stati confiscati a Rosarno. Si tratta di terreni, auto, società, edifici alcuni dei quali abusivi, appartenenti ad affiliati al clan Pesce.

Nuova tranche dell’operazione ‘Piano Verde’, che nel marzo del’99 e nel gennaio di quest’anno ha portato all’arresto di circa quaranta persone, ritenute vicine al clan Chindamo-Lamari-Albanese di Laureana di Borrello. Stavolta a finire in carcere sono in due: Giuseppe Gallace, 63 anni, e Filippo Serafino Vigliarolo, di 24 anni.

E’ finita la latitanza di Salvatore Albanese, 26 anni, considerato uomo di peso della cosca Cutellè-Albanese, operante da tempo nel territorio di Laureana. L’uomo è stato scovato in un appartamento, nel quale aveva costruito un nascondiglio nel bagno.

Operazione a largo raggio dei carabinieri della Piana. Si tratta di persone già note alle forze dell’ordine. In particolare, Salvatore Etzi, riconosciuto colpevole di associazione per delinquere di stampo mafioso ed orbitante nell’ambito di una cosca locale.

Antonio Piromalli, 28 anni, era ricercato dal 12 aprile scorso per un’ordinanza di custodia cautelare che lo accusa di una serie di presunte estorsioni. L’uomo, accompagnato dal suo avvocato, si è costituito respingendo le accuse.

Preoccupazione dopo l’incendio che ha danneggiato l’albergo dei Piromalli. La struttura era stata confiscata alla famiglia per essere destinata ai programmi di istruzione universitaria. Chiaro il messaggio dei clan calabresi.

I carabinieri di Gioia Tauro hanno notificato un provvedimento di confisca a due membri della famiglia Piromalli. Gli immobili, del valore di oltre tre miliardi, erano sotto sequestro perchè considerati frutto di attività illecite.