Imponente operazione antidroga della Dda di Bari che ha incriminato 41 persone in Calabria e 54 residenti in Puglia, Campania e Albania. Durante le indagini, la Gdf ha sequestrato complessivamente sei chili di cocaina, tredici di eroina e cinque di marijuana.
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Parla il Giuffrè della ‘ndrangheta.
Dopo i rigori del 41 bis, Paolo Iannò decide di compiere il passo e collaborare. Il pentimento dell’ex boss, braccio destro di Pasquale Condello, fa tremare le cosche. L’uomo, infatti, conosce strategie e segreti dell’organizzazione criminale.
Il carcere duro diventa legge.
La Commissione giustizia del Senato approva all’unanimità il 41 bis definitivo per i mafiosi. Riguarderà anche terroristi e trafficanti di clandestini.
Nuove lettere dei boss contro il carcere duro.
Continua la ‘protesta’ dei boss contro il carcere duro. Stavolta, le missive sono state indirizzate alla Camera penale di Palermo e al ministro della Giustizia. Per gli avvocati il 41 bis è un regime da applicare solo in via eccezionale.
Al centro il clan Galli.
Il sostituto procuratore della Dda Rosa Raffa ha inviato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a 41 indagati che avrebbero fatto parte del clan di Giostra. L’inchiesta riguarda l’operazione ‘Peloritana 3’.
Al centro il clan Galli.
Il sostituto procuratore della Dda Rosa Raffa ha inviato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a 41 indagati che avrebbero fatto parte del clan di Giostra. L’inchiesta riguarda l’operazione ‘Peloritana 3’.
Al centro il clan Galli.
Il sostituto procuratore della Dda Rosa Raffa ha inviato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a 41 indagati che avrebbero fatto parte del clan di Giostra. L’inchiesta riguarda l’operazione ‘Peloritana 3’.
Mafia, l’avvertimento dei boss agli avvocati parlamentari.
Continua la protesta dei capi di Cosa nostra contro il 41-bis. Una lettera firmata da 31 mafiosi rivolta ai penalisti che li avevavno difesi e che poi sono diventati deputati. Tra i firmatari Salvatore Madonia, Cristoforo Cannella e Giuseppe Graviano.
‘Il carcere duro non si tocca nessun cedimento alla mafia’.
Commenti unanimi contro il proclama di Leoluca Bagarella che è stato acquisito dagli inquirenti di Palermo. Nelle dichiarazioni il boss faceva riferimento alle strumentalizzazioni delle varie forze politiche sul 41-bis.
Esecuzione in centro: ucciso mentre passeggia col cane.
Al secondo tentativo i killer sono riusciti a freddare Francesco Marino, 41 anni, sorvegliato speciale di pubblica sicurezza, reggente del clan Nardo. A Lentini in pochi mesi tre omicidi e due lupare bianche.