Nuovo agguato di camorra a Castevolturno. Uccisi un boss storico del litorale domiziano, Giulio Luise, 41 anni, e Tommaso Caterino, 60 anni. Testimone oculare degli omicidi un colonnello dei carabinieri che ha tentato di fermare i killer, sparando alcuni colpi di pistola.
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Confermato il carcere duro per Luigi Sparacio.
Respinta dal Tribunale di sorveglianza di Torino la richiesta di Luigi Sparacio di abbandonare il regime del 41/bis. Sembra che un ruolo notevole nella decisione dei giudici torinesi l’abbia avuto la Dda di Messina, basandosi sul presupposto dei legami mafiosi che il boss tiene ancora con le organizzazioni criminali di Messina.
Killer liberi, cambia la custodia cautelare.
Fuori di prigione dieci boss che erano accusati di omicidio. E anche in questo caso per la scadenza dei termini di custodia. Ma è pronto il piano del governo: gli ergastolani non avranno sconti di pena. Prorogati il 41 bis e le norme per le videoconferenze.
Ecomafia, una task force dell’Unione Europea.
Nel corso del Forum su ‘Le rotte delle ecomafie’, svoltosi a Palermo, il presidente dell’Antimafia Giuseppe Lumia ha lanciato la proposta secondo cui per combattere il fenomeno delle ecomafie sarebbe opportuno applicare il 416 bis del codice penale.
Sorvegliato speciale massacrato a colpi di pala.
Ancora un’esecuzione in un’officina di Rua Catalana. Ad essere freddato è stato Bruno Guidone, 41 anni, che in passato era scampato ad un agguato e all’imboscata ai Quartieri contro il boss Ranieri.
‘Carcere a vita ai padrini’.
Il procuratore nazionale antimafia Vigna ha emanato una circolare sul regime del 41 bis. L’iniziativa sarebbe in relazione con la volontà manifestata da alcuni boss mafiosi di prendere le distanze da Cosa nostra, senza per questo collaborare con la giustizia.
Superkiller di mafia suicida in cella. Era a Rebibbia al ‘carcere duro’
Vincenzo Spina, gelese di 31 anni, indicato come braccio armato della Stidda, si è impiccato nella sua cella di Rebibbia dove si trovava in regime di 41 bis. L’uomo era stato condannato per la strage di Gela e per altri omicidi.
Superkiller di mafia suicida in cella. Era a Rebibbia al ‘carcere duro’
Vincenzo Spina, gelese di 31 anni, indicato come braccio armato della Stidda, si è impiccato nella sua cella di Rebibbia dove si trovava in regime di 41 bis. L’uomo era stato condannato per la strage di Gela e per altri omicidi.
Arrestato diciassettenne esattore dei videopoker.
Un diciassettenne, G.D., è stato arrestato con l’accusa di estorsione e indagato per il 416 bis nell’ambito dell’operazione Omero 2. Secondo gli inquirenti, il giovane aveva il controllo degli incassi sui videopoker, passando regolarmente ogni settimana a prelevare i guadagni.
Altra accusa di mafia per Alfano
Altro provvedimento di custodia cautelare nei confronti di Michelangelo Alfano, già in regime di 41 bis. La notifica arriva nell’ambito dell’inchiesta della Dda etnea sfociata nell’arresto del giudice Lembo.