Un anno dopo l’attentato riaprono il negozio. “Ma lo Stato non ci aiuta”.

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«Chi ogni giorno trova la forza di aprire la saracinesca del suo negozio e andare a lavorare per me è un eroe». La pensa così Debora Di Lorenzo, 42 anni che insieme alla sorella Valentina di 39 e alla mamma Raffaella Di Maio, ha riaperto in questi giorni lo storico negozio di arredamenti “Porta d’oro” […]

“Denunciai dopo la richiesta di pizzo in pochi mesi l’estortore condannato”.

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Denunciare gli estortori paga. Lo affermano gli investigatori, ma se ne dicono certe ormai anche le stesse vittime, che vedono riconosciute le proprie ragioni nelle aule dei tribunali. E’ il caso, ad esempio, di Francesco Lo Re, imprenditore edile di Paternò che nei giorni scorsi ha appreso della condanna in primo grado dell’uomo che, appena […]

Corte dei Conti di Napoli indaga sull’assegnazione «arbitraria» di fondi Ue ad associazioni antiracket.

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Un nuovo scandalo investe i professionisti dell’Antimafia. Dopo i casi clamorosi di Rosy Canale e dell’ex sindaco di Isola Capo Rizzuto Carolina Girasole, arriva la notizia che la Corte dei Conti di Napoli sta indagando su un corposo trasferimento di fondi pubblici a favore di un pugno di associazioni antiracket le quali, secondo i giudici […]

L’appello contro il pizzo spopola su Facebook. “Il racket non ci fermerà”.

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Valentina Di Lorenzo, volto noto del commercio palermitano, figlia della titolare del negozio di arredamento “Porta d’oro” non credeva di scatenare tanto rumore quando alla vigilia di Natale ha creato, sul suo profilo facebook, una sorta di cartolina scrivendo sotto l’immagine della saracinesca del negozio annerita dall’incendio doloso appiccato dieci giorni prima, un ironico messaggio […]

«Ai boss non pagherò neppure un caffè». Amata in Calabria contro i suoi estorsori.

Antonio Amata Nocifora

Antonio Amata Nocifora, i1 36enne imprenditore di Sant’ Agata di Militello ribellatosi al racket della ‘ndrangheta cosentina, oggi sarà presente nella sala udienze del tribunale di Catanzaro per assistere alla prima seduta del processo al cospetto dell’esattore inviatogli in cantiere dalla “ndrina” i primi giorni del marzo scorso.