Arrivano le motivazioni della sentenza di assoluzione per Giulio Andreotti. Nelle oltre 4000 mila pagine i giudiìci spiegano che il senatore ha mentito per difendersi, soprattutto sui rapporti con i fratelli Salvo. Ma, secondo la Corte, le accuse mosse al senatore a vita erano spesso contraddittorie o inesistenti.
tematica: I processi
I pm:’L’impianto accusatorio è valido’.
I pm:'L'impianto accusatorio è valido'.
I pm Scarpinato e Lo Forte affilano le armi. I due giudici inoltreranno appello perchè considerano valido l’impianto accusatorio. Il procuratore Grasso ha dichiarato che i collaboratori, nella sentenza, non sono ritenuti calunniatori.
‘Ma Andreotti menti’:conosceva i Salvo’.
'Ma Andreotti menti':conosceva i Salvo'.
Secondo i giudici della Corte che hanno assolto Giulio Andreotti, il senatore avrebbe mentito sui rapporti con i cugini Salvo. Nelle motivazioni della sentenza risulta che l’uomo politico usava l’automobile blindata degli esattori e che mandò un vassoio d’argento per il matrimonio della figlia di Nino Salvo.
‘Poco attendibili. Si sbriciola il pilone dei collaboratori’.
'Poco attendibili. Si sbriciola il pilone dei collaboratori'.
Non escono bene i pentiti dalla sentenza che ha assolto Giulio Andreotti. Infatti, secondo i giudici della Corte, Buscetta si sarebbe contraddetto palesemente, Marino Mannoia legge troppo i giornali e Di Maggio viene dipinto come un habituè della bugia. Bocciati anche i fratelli Brusca che si sarebbero smentiti a vicenda.
‘Carnevale, giudice disponibile’. In aula la requisitoria dei pm
'Carnevale, giudice disponibile'. In aula la requisitoria dei pm
E’ iniziata la requisitoria dei pm al processo Carnevale. Le accuse al magistrato arrivano non soltanto dagli ambienti di Cosa nostra ma anche dai colleghi della Cassazione.
Usura, archiviazione per i nipoti di Giordano e altri 37 indagati
Usura, archiviazione per i nipoti di Giordano e altri 37 indagati
In relazione al vasto giro d’usura che determinò la richiesta di rinvio a giudizio del Cardinale Giordano, il gip Umberto Rana ha disposto l’archiviazione delle indagini preliminari svolte nei confronti di 39 persone coinvolte nell’indagine, tra cui i nipoti del Cardinale.
Conferma in aula le accuse ai suoi taglieggiatori.
Conferma in aula le accuse ai suoi taglieggiatori.
Coraggiosa deposizione dell’imprenditore di Scordia Mario Caniglia, il quale ha ripetuto le accuse già formulate nel ’98 quando si era rivolto ai carabinieri per denunciare le intimidazioni cui non intendeva piegarsi.
Davanti al gup 52 indagati.
Davanti al gup 52 indagati.
Si terrà il 7 Giugno l’udienza preliminare dell’operazione ‘Mangialupi ter’. Si tratta del terzo troncone d’indagine riguardante i presunti componenti della banda del rione Mangialupi che aveva il controllo della zona centro di Messina.
Memi Salvo: accuse più gravi. I pm: fa parte di Cosa nostra.
Memi Salvo: accuse più gravi. I pm: fa parte di Cosa nostra.
L’avvocato Memi Salvo non è più considerato un concorrente esterno di Cosa nostra, ma un personaggio che avrebbe contribuito dall’interno a rafforzare l’organizzazione. A sostenerlo sono i pm De Lucia e Prestipino che ieri hanno depositato gli atti dell’inchiesta. A metterlo nei guai le intercettazioni fatte in carcere ai fratelli Graviano.
La Cassazione riporta in cella un estorsore del Borgo.
La Cassazione riporta in cella un estorsore del Borgo.
La Procura di Palermo ha vinto il braccio di ferro con la difesa di Umberto Morgante, presunto estorsore del Borgo vecchio. Infatti, quest’ultimo, dopo essere stato scarcerato dal Tribunale del Riesame, è stato riarrestato su ordine della Cassazione.
