Gli onorevoli avvocati Mormino (Fi) e Battaglia (An), sono stati iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. I due si difendono e il deputato forzista si autosospende dalla Camera.
tematica: Mafia e politica
Medico vicino ai boss nessuno indaga su di lui.
Medico vicino ai boss nessuno indaga su di lui.
Le forze dell’ordine non hanno mai indagato su Pino D’Amato, medico vicino ai boss. La deposizione di un pentito svela come sia il medico sia altri colletti bianchi sponsorizzarono alle politiche Gaspare Giudice e alle regionali Totò Cuffaro.
‘Pellegrino mi prometteva lavoro’.
'Pellegrino mi prometteva lavoro'.
Continua come un fiume in piena la confessione di Alessandro Leto, il braccio destro del boss di Monreale Buongusto. Il pentito parla ancora dell’assessore Pellegrino, il quale si difende diecendo che è tutto falso.
‘Il capomafia e Pellegrino erano amici di vecchia data’.
'Il capomafia e Pellegrino erano amici di vecchia data'.
In un colloquio intercettato in carcere, Alessandro Leto rivela di essere a conoscenza di alcuni segreti sul conto dell’ex assessore Bartolo Pellegrino. Messo alle strette dai magistrati il factotum del boss Buongusto racconta che il politico lo frequentava già dal ’97.
‘Appalto truccato’, liberi due consiglieri provinciali.
'Appalto truccato', liberi due consiglieri provinciali.
I due consiglieri provinciali Giovanni Tomasino e Antonio Cosimo D’Amico sono liberi per mancanza di esigenze cautelari. La decisione è del Tribunale del Riesame. L’indagine riguarda l’appalto per la rete di irrigazione Malvello-Pizzillo. Nell’inchiesta, la Procura avrebbe utilizzato le dichiarazioni del collaboratore Giuffrè, secondo cui Tomasino sarebbe vicino a Provenzano.
Tutti i candidati graditi ai boss.
Tutti i candidati graditi ai boss.
Si davano un gran da fare Giuseppe Guttadauro e i suoi uomini nella compravendita di voti durante le nazionali e regionali del 2001. Grazie alle intercettazioni vengono fuori i nomi di Miceli, Mormino e Battaglia.
Giuffrè chiama in causa Giudice. ‘Eletto con l’aiuto della mafia’.
Giuffrè chiama in causa Giudice. 'Eletto con l'aiuto della mafia'.
Giuffrè parla del deputato Gaspare Giudice di Forza Italia. Secondo il pentito, il parlamentare aveva fra i suoi sostenitori i boss Aglieri, Gambino, Fileccia e Greco.
La Procura: ‘Pellegrino menti”.
La Procura: 'Pellegrino menti''.
Chiusa l’inchiesta sulla cosca di Monreale e sugli incontri ‘eccellenti’ del capomafia Benedetto Buongusto. Secondo la Procura, l’assessore al territorio Bartolo Pellegrino avrebbe mentito sui rapporti col boss monrealese e i suoi seguaci.
‘I boss in cerca di protezione trattarono con il Cavaliere’.
'I boss in cerca di protezione trattarono con il Cavaliere'.
Continuano le rivelazioni di Antonino Giuffrè, chiamando in causa, stavolta, il partito di Berlusconi. Dopo le stragi del ’92, Cosa nostra chiese che fossero ‘aggiustati’ i conti con la giustizia e risolto il problema dei collaboratori e del sequestro dei beni. Sempre secondo il pentito, Provenzano disse che con Forza Italia eravamo in mani giuste
Giuffrè coinvolge i partiti.
Giuffrè coinvolge i partiti.
Nuove rivelazioni del boss pentito ai magistrati della Procura di Palermo. Secondo Giuffrè, nel 1993, Provenzano cambiò atteggiamento e da battagliero diventò quasi un santo ordinando di votare Forza Italia.