Dai documenti sequestrati agli affiliati alle cosche, emergono veri e propri tariffari sull’entità del ‘prelievo’ imposto alle aziende. A Napoli mille euro per i negozi in centro, a Palermo 5.000 per i supemercati, mentre a Lamezia sono tassati pure i professionisti.
testata giornalistica: IL SOLE 24 ORE
Quell’appello anti-crimine caduto nel vuoto.
Quell'appello anti-crimine caduto nel vuoto.
Il fatturato della ‘ndrangheta calabrese è una quota esorbitante della ricchezza regionale, anche superiore al PIL della regione. Dopo la lettera del presidente degli industriali calabresi al Presidente della Repubblica nulla si è ancora mosso.
Boom di denunce contro il pizzo.
Boom di denunce contro il pizzo.
Le denunce di estorsioni nella provincia di Napoli sono passate dalle 40 del 2003 alle 500 dei primi cinque mesi del 2005. Un segnale forte contro un racket che si ‘ribella’, con le fucilate alle saracinesche, dei commercianti che hanno denunciato
L’attaco mafioso alle imprese.
L'attaco mafioso alle imprese.
In Calabria la ‘ndrangheta fattura più del PIL sono numeri che confermano la drammatica situazione descritta da Filippo Callipo, presidente degli industriali calbresi. Nella regione c’è un affilato alle cosche ogni 345 abitanti.
All’antiracket il telefono tace.
All'antiracket il telefono tace.
Dopo la campagna pubblicitaria costata 1,6 milioni di euro, solo 443 sono state le chiamate giunte al numero verde del Ministero per denunciare i casi di usura e racket. Mentre il Commissario Carlo Ferrigno parla di un grande interesse per questa nuova iniziativa, la Fai giudica la campagna un autentico flop.
La legge antimafia segna il passo.
La legge antimafia segna il passo.
Una legge regionale, la n. 20/99, rimasta in molte parti inapplicata, e che si sovrappone alle norme nazionali in materia. Sono questi, secondo l’Assessorato siciliano alle Autonomie locali, i limiti più evidenti della succitata legge. Per l’assessore Stancanelli andrebbe rivista.
‘Ma le denunce restano poche’.
'Ma le denunce restano poche'.
Il fenomeno racket-usura mostra in Sicilia il lato più drammatico: sette imprenditori su dieci sono vittime dell’estorsione, ma pochi denunciano. A volte, gli imprenditori, pure in presenza di intercettazioni ambientali, negano le evidenze delle indagini.
‘Una norma sconosciuta’.
'Una norma sconosciuta'.
Salvatore Cernigliaro, presidente della coop. ‘Solidaria’, che si occupa di sostegno alle vittime della criminalità, sostiene che la legge 20/99 sia spesso utilizzata in modo improprio per estendere i benefici, previsti per le vittime di mafia, a questi o a quelli e per i motivi più svariati.
Pittura contro l’usura.
Pittura contro l'usura.
Compie 700 anni la Cappella degli Scrovegni di Padova, frutto dell’incontro tra una faniglia di mercanti e Giotto. Edificata nell’arena romana, dove il 25 marzo si svolgeva la processione dell’Annunciazione, la Chiesa serviva ad espiare il peccato del padre di Enrico: lo strozzinaggio, di cui, forse, si era macchiato anche l’artista.
La filiera inattaccabile delle estorsioni.
La filiera inattaccabile delle estorsioni.
Si tratta di uno dei reati più diffusi e odiosi, ritenuto penalizzante per la base produttiva. Ormai, secondo la letteratura, non costituisce devianza residuale, ma una ‘tassa-ombra’ generalizzata, nelle aree a penetrazione mafiosa, sul reddito delle aziende.