Dossier: Il Caso Messina

Il dottor Raffaele Cordiano, ginecologo all’ospedale Piemonte, torna il libertà. Il Tribunale del riesame, infatti, ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nell’ambito dell’operazione ‘Panta rei’. In libertà anche Strangio e Micheletti.

Prosegue l’inchiesta della Dda sulle infiltrazioni mafiose all’interno dell’ateneo peloritano nell’ambito dell’operazione ‘Panta rei’. Sequestrata una montagna di carta per verificare se ci sono state delle irregolarità soprattutto nelle ultime prove di ammissione a Medicina e Chirurgia.

In seguito all’operazione ‘Panta Rei’, il Tribunale del riesame ha disposto le scarcerazioni di Giovanni Morabito, Rosario Bruzzaniti, Pietro Stelitano e Domenico Pannuti. Conferma, invece, per venti provvedimenti, mentre viene discusso il ricorso del dott. Cordiano.

Discussi ieri i ricorsi degli indagati davanti al Tribunale della Libertà, in seguito all’operazione ‘Panta rei’. Il collegio difensivo ha sostenuto che non esiste nessuna prova del collegamento tra la ‘ndrangheta e l’Università.

Si è costituito giovedi’ mattina alla squadra mobile di Reggio Calabria Paolo Nastasi, 36 anni. L’uomo è uno degli indagati dell’inchiesta sull’università e viene accusato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Conclusi gli interrogatori delle 25 persone incarcerate nel corso dell’operazione ‘Panta rei’. La prossima settimana saranno sentite le due persone agli arresti domiciliari. Intanto, infuria la polemica politica tra centrodestra e centro sinistra sui due contatti telefonici tra Alessandro Rosaniti e i due politici di An Buzzanca ed Arbuse.

Nell’operazione ‘Panta Rei’ c’è anche la lista dei 31 indagati, tra cui 15 studenti, 2 docenti, 3 medici e alcuni impiegati. Ieri, intanto, nel carcere di Gazzi è incominciata la prima lunga giornata degli interrogatori.

Tra i mille rivoli giudiziari dell’inchiesta messinese ci sono i professori universitari, che il gip Alfredo Sicuro divide in tre categorie. Nel filone del caso Messina, pericolosi incroci tra appalti, inquinamento di esami ed anche usura.

Fausto Arena, uno dei sei latitanti dell’operazione ‘panta rei’, si è presentato al carcere di Gazzi. L’uomo, secondo la Dda, è un importante referente della ‘ndrina messinese, nonchè ‘agevolatore’ degli esami.

Il procuratore Luigi Croce, in seguito all’operazione denominata ‘Panta Rei’, fornisce un vero e proprio spaccato della realtà che la Procura si è trovata di fronte, mettendo a nudo la ‘ndrina messinese. Al primo posto c’era il controllo dell’Università, l’esigenza di condizionarne la vita e i professori. Il procuratore, comunque, non accetta il termine ‘verminaio’ […]