Quando un mafioso apre bocca non sbaglia mai a parlare. Sa sempre quello che dice e l’effetto che fa. Raccontando di stragi, Giovanni Brusca ha recitato la sua parte. Sembrava confuso, vago, in realtà è stato lucido e molto astuto. Giovanni Brusca ha rovesciato la sua verità tirando tutti dentro le trame siciliane ma rivelando, […]
località: Firenze
Strage Georgfili, Lo Stato non sarà parte civile.
Strage dei Geogofili,Cosa nostra,parte civile
Il Comune di Firenze e la Regione Toscana sono stati gli unici enti pubblici a costituirsi parte civile, ieri mattina a Firenze, contro il boss mafioso Francesco Tagliavia, accusato di aver partecipato alla organizzazione delle stragi che nel ’93 insanguinarono Roma, Firenze e Milano, e per la quale già altri quindici mafiosi, fra cui Salvatore […]
Firenze, resta aperta l’inchiesta sulle stragi.
Stragi '93
L’inchiesta sui «concorrenti esterni» delle stragi compiute dalla mafia nel 1993 a Roma, Firenze e Milano, riaperta nel 2009 a Firenze sulla base delle dichiarazioni di Gaspare Spatuzza, potrà proseguire ancora per un anno. La procura ha ottenuto la proroga delle indagini. Lo si è appreso nonostante le smentite dei magistrati, proprio nel giorno in […]
Duro colpo delle Fiamme Gialle alla mafia cinese sequestrati beni per 80 mln di euro: 21 arresti.
Duro colpo delle Fiamme Gialle alla mafia cinese sequestrati beni per 80 mln di euro: 21 arresti.
L’organizzazione riciclava denaro sporco tramite una rete di agenzie money transfer. Le attività illecita andavano dalla contraffazione dei marchi di moda, all’evasione fiscale, dallo sfruttamento di lavoro clandestino alla prostituzione.
Grasso: le stragi mafiose del ’93 volevano favorire un’entità politica.
Grasso: le stragi mafiose del '93 volevano favorire un'entità politica.
«Nel `93, Cosa nostra ebbe in subappalto una vera e propria strategia della tensione che ebbe nelle bombe di Roma, Milano e Firenze soltanto il suo momento più drammatico. Ma ci sono tanti altri episodi da ritirare fuori e rileggere insieme». Nel giorno in cui il Csm lo conferma all’unanimità procuratore nazionale antimafia per altri […]
I pm di Firenze: “Spatuzza attendibile”.
I pm di Firenze: "Spatuzza attendibile".
Gaspare Spatuzza è attendibile, per la procura e il gíp di Firenze. Le parole del pentito che aveva parlato dei rapporti della mafia con Dell’Utri e Berlusconi si sono rivelate fondamentali per individuare un altro dei mafiosi responsabili delle stragi del ’93, quelle delle autobombe in luoghi d’arte del capoluogo toscano, di Roma e di […]
Venga a prendere un caffè… Ma era cocaina.
Venga a prendere un caffè... Ma era cocaina.
Sgominata una banda di trafficanti albanesi: trentadue persone in manette. Le 32 misure cautelari sono state eseguite a Firenze, Prato, Carrara, Brescia, Monza, Modena, Bergamo, Vicenza e Roma. Un’indagine cominciata dal basso, con 25 arresti di corrieri che, nascondendo la droga nei semiassi degli autoarticolati o nelle carrozzerie delle auto, trasportavano la coca dall’Olanda, il […]
Pentit, Cusumano attacca Campanella. ‘Amicizie politiche? E’ solo un mitomane’.
Pentit, Cusumano attacca Campanella. 'Amicizie politiche? E' solo un mitomane'.
Mario Cusumano, sentito nell’aula bunker di Firenze dai giudici palermitani, attacca Francesco Campanella, affermando che il collaboratore di giustizia millantava importanti amicizie politiche.
Campanella: Mandalà progettò di uccidere un carabiniere.
Campanella: Mandalà progettò di uccidere un carabiniere.
Nell’ambito dell’audizione del collaboratore di giustizia Francesco Campanella, in relazione alle indagini sui clan di Villabate, il pentito ha raccontato del progetto di uccidere il maresciallo Caldareri per le sue pressioni in merito allo scioglimento del consiglio comunale di Villabate.
Pentito: boss in affari con 2 politici. La Loggia e Schifani: lo quereliamo
Pentito: boss in affari con 2 politici. La Loggia e Schifani: lo quereliamo
Francesco Campanella lancia dure accuse contro Enrico La Loggia e Renato Schifani. Secondo il collaboratore di giustizia, i due politici e Nino Mandalà concordarono il piano regolatore di Villabate.
