Al centro del fascicolo della Dda di Catanzaro (che porta la firma dell’aggiunto Giuseppe Borrelli e del pm Simona Rossi) sono finiti l’ex capo della squadra mobile di Vibo, Maurizio Lento, e il suo vice Emanuele Rodonò, che attraverso l’avvocato Antonio Galati avevano rapporti diretti con i boss di uno dei casati di ‘ndrangheta più […]
località: Vibo Valentia
Estorsione, il gip decide oggi sulla convalida dei quattro fermi.
Operazione Talitha Kumi
Si conoscerà, probabilmente, oggi la decisione del gip del Tribunale di Vibo, Lucia Monaco, davanti al quale ieri sono comparsi, per l’udienza di convalida, le quattro persone coinvolte nell’operazione “Talitha Kumi”. Estorsione aggravata dal metodo mafioso il reato, a vario titolo, contestato a Domenico Bonavota, di Sant’Onofrio, allo zio Domenico Cugliari, a Giuseppe Barbieri (anche […]
Estorsioni a coop agricola e imprenditore, 6 fermi.
Estorsioni,Cooperativa,clan Bonavota,imprenditore,clan Mancuso
I carabinieri delle compagnie di Vibo Valentia e di Tropea hanno fermato sei persone perchè accusate di estorsione e tentata estorsione aggravata dalle modalità mafiose. I provvedimenti di fermo sono stati emessi dalla Dda di Catanzaro. Quattro persone sono accusate di estorsione nei confronti della cooperativa agricola Talitha Kumi la quale, nel novembre del 2011, […]
Vigilanza privata, settore protetto dalle cosche e da poliziotti “collusi”.
Indagine,sicurezza privata,'ndrangheta,Pietro Di Costa
A distanza di anni dalle denunce scattano i provvedimenti cautelari. Squadra mobile di Catanzaro e Dda, infatti, concludono l’inchiesta scattata a seguito degli esposti presentati nel tempo da Pietro Di Costa, piccolo imprenditore di Tropea, già titolare dell’istituto di vigilanza Sycurpol, oggi testimone di giustizia. Denunce alle quali sono seguite dichiarazioni e riscontri.
I boschi insanguinati delle Serre calabresi.
Faida,Serre,Calabria,pastore
Nulla fa ritenere che l’omicidio di Davide Vincenzo Amato, incensurato, possa essere ricondotto nell’ambito della faida che da anni insanguina i boschi a cavalle delle province di Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria. L’unico collegamento ma non irrilevante è il mestiere, quello di boscaiolo, elemento comune a molte delle vittime di una guerra nata intorno […]
Fra i venti arrestati molti imprenditori.
'Ndrangheta,affari,Lazio,imprenditori,arresti,politici
Una vera e propria holding economica, emanazione di una delle cosche di ‘ndrangheta piu’ potenti della Calabria, che aveva messo nel mirino un appalto da 600 milioni di euro per la videosorveglianza in fibra ottica di Roma per ottenere il quale aveva offerto il proprio sostegno ad un candidato al Consiglio regionale del Lazio. E’ […]
«Gli usurai mi chiesero di cedere la farmacia».
Usura,processo,commercianti,vittime
Storie di usura, di imprenditori e commercianti messi in ginocchio, travolti dai debiti, dagli interessi imposti dagli aguzzini che pur di vedere saldati il loro debito arrivavano a mettere le mani anche su beni di valore come auto, abitazioni e terreni. Ieri davanti al Tribunale a raccontare le loro drammatiche vicende sono state Laura Mamone, […]
Processo Genesi, dopo 14 anni undici condanne e 31 assoluzioni.
Operazione Genesi
Si è concluso con 11 condanne, 20 assoluzioni e 11 proscioglimenti il maxi-processo Genesi, andato avanti per ben quattordici anni. Ieri pomeriggio il collegio giudicante (presidente De Marco, giudici Piscitelli e Gallo) ha letto nell’aula bunker dei nuovo Tribunale di Vibo Valentia il dispositivo di sentenza, depositando contestualmente le motivazioni.
Riciclaggio e narcotraffico, 28 a giudizio.
Operazione Decollo Money,Decollo ter
Si è conclusa con 28 rinvii a giudizio e 7 ammissioni al rito abbreviato l’udienza preliminare relati¬va alle operazioni denominate “Decollo ter’ e “Decollo money”, le due inchieste poi riunite in un unico troncone all’atto dell’avviso di conclusione delle indagini.
Alleanze “pesanti” all’interno del clan Mancuso.
Clan Mancuso
Spaccati di `ndrangheta, dunque. Di un’organizzazione in continua evoluzione che non ha avuto paura di «modernizzarsi». Un microcosmo in cui, relativamente al Vibonese, il movimento ruoterebbe intorno alla famiglia Mancuso di Limbadi. Spiragli investigativi che lascerebbero, però, intravedere nuovi equilibri all’interno della potente cosca di Limbadi.
