Colpo di scena al maxiprocesso ai presunti affiliati al clan vittoriese dei Dominante. Antonio Licata, infatti, confessa di aver preso parte a tre omicidi e di voler compiere il salto per iniziare a collaborare.
tematica: I processi
I due pm: ‘Cancemi è credibile’. Via D’Amelio, chiesti 23 ergastoli.
I due pm: 'Cancemi è credibile'. Via D'Amelio, chiesti 23 ergastoli.
Conclusa la requisitoria del Borsellino-ter. Per l’accusa, la confessione del collaborante è stata tardiva. Poi le sue dichiarazioni ‘non sono state ne’ false ne’ calunniose’. Rivisto il giudizio anche su Giovanni Brusca.
Strage Borsellino, la Procura: sui mandanti esterni solo ipotesi.
Strage Borsellino, la Procura: sui mandanti esterni solo ipotesi.
Polemiche sulla requisitoria e le dichiarazioni di Cancemi su Dell’Utri e Berlusconi. Il procuratore capo Tinebra difende i suoi uomini e dichiara che bisogna indagare su tutte le piste.
‘I nuovi referenti’.
'I nuovi referenti'.
Al processo per la strage di Via d’Amelio sono stati chiamati in causa dal pentito Cancemi Berlusconi e Dell’Utri. Secondo i pm Di Matteo e Palma, ci sarebbero sufficienti prove che, dal 1991, Cosa nostra avesse agganciato rapporti con i due uomini politici.
Livatino: quattro condanne all’ergastolo.
Livatino: quattro condanne all'ergastolo.
Si è concluso il processo d’appello contro esecutori e mandanti dell’agguato a Rosario Livatino. Ribaltata la sentenza di primo grado con quattro condanne all’ergastolo per Gallea, Calafato, Parla e Montanti. Per il procuratore Tinebra è stata una sentanze esemplare.
La difesa di Andreotti in aula a Palermo. ‘Assolvetelo, non era legato alla mafia’.
La difesa di Andreotti in aula a Palermo. 'Assolvetelo, non era legato alla mafia'.
Arringa dell’avvocato Coppi, difensore del senatore Andreotti accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo il legale il processo è naufragato, finito nel ridicolo, poichè le uniche prove dimostrano che l’uomo politico ha combattuto la criminalità.
Chiesto per sei il carcere a vita.
Chiesto per sei il carcere a vita.
I pm, durante la requisitoria dell’omicidio Famà, hanno chiesto per sei dei dieci imputati il carcere a vita. L’avvocato Famà fu ucciso per uno sgarro nei confronti di un referente del clan Laudani.
Rapine ed estorsioni, nove nei guai.
Rapine ed estorsioni, nove nei guai.
Contestate, davanti al gup Orlando, rapine ed estorsioni a nove persone. A finire nel mirino furono i proprietari di una macelleria, un cantiere e un market.
Alla sbarra gli ‘specialisti’ del pizzo.
Alla sbarra gli 'specialisti' del pizzo.
Al processo che è scaturito dall’operazione ‘Margherita’, hanno testimoniato quattro commercianti che sarebbero stati taglieggiati dagli ‘specialisti’ del pizzo, chiarendo alcuni retroscena delle proprie vicende. Il processo è anche sostenuto dalle dichiarazioni di alcuni pentiti messinesi.
Rinviato a giudizio. Il gip: ‘Non tutto è stato chiarito’.
Rinviato a giudizio. Il gip: 'Non tutto è stato chiarito'.
Negato a Benny D’Agostino, titolare della Sailem, il rito abbreviato. L’imprenditore è coinvolto in un’inchiesta su mafia, appalti e tangenti. Le sue ammissioni non sono state ritenute sufficienti ad evitare il dibattimento.