secondo il pm De Lucia l’organizzazione malavitosa he muove le fila nell’operazione Mafia Capitale è una forma di criminalità organizzata capace di usare gli strumenti tipici della mafia e come tale è perseguita come Cosa nostra. Ha il controllo del territorio, la forza intimidatrice, la struttura armata, il rapporto molto forte con i politici. Elementi, […]
tematica: MAFIA
Piani di morte contro due magistrati siciliani.
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Il giudice che mette le mani nei portafogli dei boss palermitani, e dei loro amici, doveva morire. Come il pm che aveva sgominato il clan degli Emmanuello di Gela. Un’insolita alleanza tra cosche palermitane e gelesi doveva portare all’uccisione di due magistrati di punta: Silvana Saguto, presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale di […]
Gli affari dell’ex deputato regionale con la “badante” di Provenzano.
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Una bella signora italo-francese aggiunge parecchi guai all’ex deputato del Biancofiore Giuseppe Acanto, accusato di aver gestito il tesoro della famiglia mafiosa di Villabate. Lei si chiama Madeleine Orlando, ha 49 anni, è una cittadina francese di origini italiane: fra il luglio e il novembre del 2003 fece da badante al superlatitante Bernardo Provenzano durante […]
Il boss voleva l’attentato a un pm e ai familiari.
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«Mancu la simenza ava ristari». Pronti ad uccidere lui e a sterminare la sua famiglia, soprattutto ad ammazzare il figlio maschio, Il progetto di Cosa nostra era pronto. Dal carcere era partito l’ordine e all’esterno gli uomini del boss si erano già mossi per mettere in atto il piano di morte. Nel mirino un magistrato […]
Di Stefano aveva riorganizzato il clan e a Gela voleva scatenare una guerra.
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Con un’autobomba voleva compiere l’azione più eclatante della sua vita da mafioso. Un’autobomba per punire chi lo aveva smascherato, nonostante si fosse «travestito da pentito». Roberto Di Stefano, boss gelese, non ha mai smesso di delinquere, lo ha fatto mentre era «pentito» e lo ha fatto mentre era in carcere.
Dal commerciante al manager. La città che non rinuncia al compromesso con la mafia.
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I sociologi la chiamano ormai «voglia di mafia». Un’insopprimibile voglia di qualcuno che risolva le questioni in maniera veloce. Nel salotto buono (o presunto tale) di Palermo, sembra una abitudine destinata a non tramontare. Lo conferma, drammaticamente, l’ultima indagine della procura e della Dia: l’ex fisioterapista del Palermo Giorgio Gasparini non era affatto soddisfatto della […]
“Al mio amico serve aiuto”. Miccoli chiama il boss poi summit al ristorante.
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«Vita mia — scriveva il figlio del latitante Salvatore Lauricella a capitan Fabrizio Miccoli — ho appuntamento con i ragazzi alle 11,30… I soldi mi devono dare, stai tranquillo che sto facendo un casino, te lo giuro sulla vita di mia mamma». Il bomber rosanero aveva dato un incarico preciso a Mauro Lauricella, recuperare il […]
Richiesta di giudizio Ciancio: indignatoperché innocente.
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La Procura di Catania ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dell’editore Mario Ciancio Sanfilippo, che è anche direttore del quotidiano La Sicilia, ipotizzando il reato di concorso esterno all’associazione mafiosa. In precedenza la Dda etnea aveva chiesto l’archiviazione del fascicolo, ma il Gip in udienza camerale aveva sollecitato nuove indagini.
La rete di amicizie e gli affari immobiliari: “Era socio del mafioso”.
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Sin da subito emergono le frequentazioni fra Paolo Giambruno e Salvatore Cataldo, un imprenditore edile molto noto a Carini, è stato anche presidente della locale squadra di calcio. Cataldo è il terminale dei potenti boss di Tommaso Natale, i Lo Piccolo, ma fino al 2010 riuscito sempre a evitare qualsiasi indagine.
Test irregolari su carni infette e rapporti col boss di Carini. Sequestro al capo dei veterinari.
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Un ciclone giudiziario si abbatte sul Dipartimento di prevenzione veterinario del l’Asp di Palermo. Il direttore Paolo Giambruno, che è anche il presidente dell’Ordine dei veterinari del capoluogo siciliano, è accusato dalla Digos di avere pilotato diversi controlli per favorire imprenditori amici. Avrebbe anche chiuso un occhio su una partita di carne infetta da tubercolosi, […]
