‘O fate lavorare mio figlio, o in questo cantiere non lavora più nessuno’. Questa era stata la minaccia di Bruno Costanzo, 49 anni, il quale, assieme a suo figlio, Giuseppe, 22 anni, finisce in manette con l’accusa di estorsione. Al giovane era stato già notificato un divieto di soggiorno.
tematica: Racket
Il ‘pizzo’ come un’assicurazione sulla vita.
Il 'pizzo' come un'assicurazione sulla vita.
Operazione antiracket della Squadra mobile che ntifica due provvedimenti restrittivi ad altrettanti esattori gravitanti nell’orbita del clan dei Tigna. L’esercente taglieggiato ha ammesso ogni cosa soltanto dopo essere stato immortalato da foto e videoregistrazioni.
Consumazioni gratis e musica a tutte le ore.
Consumazioni gratis e musica a tutte le ore.
Manette per due estortori, mentre al terzo, che non ha precedenti penali specifici, gli è stato comminato un divieto di soggiorno nella città palatina. A finire nelle grinfie dei malviventi il titolare di un noto pub, costretto a lavorare con minacce anche dopo la chiusura.
Le mani dei Bontempo Scavo sulle case Iacp.
Le mani dei Bontempo Scavo sulle case Iacp.
Ne avevano occupate abusivamente già dodici, ma su l’ultima abitazione non ci sono riusciti per l’intervento dei carabinieri. In manette finiscono Sebastiano Bontempo Scavo, fratello del boss Cesare, e Rosario Pintagro Gallarizzo, accusati di estorsione, violenza privata e minacce.
Due tortoriciani accusati estorsione arrestatti in provincia di Siracusa.
Due tortoriciani accusati estorsione arrestatti in provincia di Siracusa.
Due allevatori, Giuseppe Conti Taguali, 35 anni, e Antonino Foraci, 39, sono finiti in manette perchè avrebbero organizzato il furto di quattro cavalli per offrirsi poi come mediatori. Quattro milioni e mezzo la richiesta del pizzo
Racket, condanna a tre anni e 8 mesi. Ma il commerciante rinviato a giudizio.
Racket, condanna a tre anni e 8 mesi. Ma il commerciante rinviato a giudizio.
Con il rito abbreviato è stato giudicato Antonio Roberti. Assolti, invece, i presunti complici. La vittima, Orazio Irrera, è stata accusata di favoreggiamento.
Gasolio per pagare gli estortori.
Gasolio per pagare gli estortori.
Commercianti, imprenditori e operatori economici del Catanese sarebbero stati costretti a pagare il pizzo, sia in denaro sia con forniture, agli uomini del ‘Malpassotu’ prima e di Nitto Santapaola poi. Per questo il Ros dei carabinieri ha arrestato cinque persone vicine al clan di Giuseppe Pulvirenti.
Stava intascando il ‘pizzo’.
Stava intascando il 'pizzo'.
Ventenne arrestato dalla squadra mobile a Torre Faro. Si tratta di Salvatore Di Mento, sorpreso con mezzo milione di lire, frutto di un’estorsione ad un commerciante. L’indagine durava da mesi.
Le estorsioni a Giardini, Conti Ferraro da tempo nel mirino dei finanzieri.
Le estorsioni a Giardini, Conti Ferraro da tempo nel mirino dei finanzieri.
E’ titolare di un ristorante e viene indicato come emergente della malavita catanese Pasquale Conti Ferraro, personaggio che sarebbe diventato punto di riferimento del clan Cinturrino di Calatabiano.
Un ‘pizzo’ camuffato da offerta.
Un 'pizzo' camuffato da offerta.
Dopo mesi di indagini, la Guardia di Finanza, Comando provinciale di Messina, sgomina una banda che taglieggiava imprenditori e commercianti chiedendo soldi per i carcerati. Due estorsori finiscono in manette, quattro denunciati.
