Era amico di Cuffaro, ma cercava sponsor anche a sinistra per caldeggiare il suo ingresso al Sismi. Ci sono anche tante altre telefonate, inutilizzabili ai fini dell’inchiesta, per tratteggiare il ritratto del maresciallo Ciuro.
testata giornalistica: LA REPUBBLICA
‘Ecco i medici di Provenzano’.
'Ecco i medici di Provenzano'.
Dopo cinque anni si riaprono le indagini per stabilire chi curò il boss latitante che aveva di dialisi. I due medici coivolti erano già stati indicati dal pentito Siino. Uno di loro, Aldo Carcione, è indagato nel ‘caso talpe’.
Giro di squillo di lusso chiusi cinque alberghi.
Giro di squillo di lusso chiusi cinque alberghi.
Scoperto un grosso giro di prostituzione di alto bordo a Palermo. Il reclutamento avveniva attraverso annunci di lavoro di una ditta fantasma, produttrice di collant. Prestazioni pure a domicilio con tariffe di 2.000 euro. Coinvolte casalinghe e studentesse. Sette gli arresti, componenti di due diverse organizzazioni che gestivano il traffico.
Provenzano e Messina Denaro un intreccio d’affari a Bagheria.
Provenzano e Messina Denaro un intreccio d'affari a Bagheria.
Bernardo Provenzano e Matteo Messina Denaro facevano lavorare i loro ‘fidi’ nelle imprese di Michele Aiello. A Villa Santa Teresa si facevano curare molti mafiosi ma anche diversi magistrati.
Talpe, cambio di telefoni in corsa.
Talpe, cambio di telefoni in corsa.
Da venti giorni i marescialli Ciuro e Riolo sapevano di essere indagati, ma le precauzioni non sono bastate. Secondo la Procura, all’interno del palazzo girano ancora due ‘talpe’. Sempre per la stessa indagine, sentiti dai pm il capo del commissariato di Bagheria e il manager dall’Asl 6 Catalano.
‘Costretto a pagare il pizzo’.
'Costretto a pagare il pizzo'.
Michele Aiello, ‘il re delle cliniche’, ha confermato ai magistrati di aver usato le ‘talpe’, ma solo perchè costretto a pagare il ‘pizzo’ per le sue molteplici attività. Per i magistrati, però, la sua ‘rete riservata’ era stata creata per altri obiettivi.
‘Erano le talpe della mafia’ presi due marescialli della Dda.
'Erano le talpe della mafia' presi due marescialli della Dda.
Arrestati dalla Dda due marescialli, Giuseppe Ciuro e Giorgio Riolo, considerati le ‘talpe’ di Cosa nostra all’interno della Dda palermitana. Indagati il capo dell’anticrimine, un ispettore ed una vigilessa della Procura. In carcere anche Michele Aiello, il re delle cliniche private: curò Provenzano.
Il nuovo volto di Cosa nostra non spara più, controlla tutto.
Il nuovo volto di Cosa nostra non spara più, controlla tutto.
La mafia a Palermo è sempre più invisibile. Ma controlla tutto. Cosa nostra è ‘rappresentata’ da manager, ingegneri, medici, politici, e, da oggi, anche da super-poliziotti.
‘Facciamo saltare quel giudice’
'Facciamo saltare quel giudice'
Una microspia ha registrato dei dialoghi in un casolare vicino ad Agrigento durante un pranzo di favoreggiatori di Provenzano. Il gruppo intercettato parlava di un attentato e del luogo dove sarebbe avvenuto.
Nuove accuse contro Cuffaro.
Nuove accuse contro Cuffaro.
La Procura ha depositato altri verbali dell’inchiesta che vede coinvolti l’ex assessore Mimmo Miceli e il presidente della regione Totò Cuffaro. Due dei pricipali indagati dell’inchiesta, i medici Salvatore Aragona e Vincenzo Greco, infatti, parlano di incontri e contributi elettorali.