Continua ad allargarsi l’inchiesta su mafia e appalti in Sicilia. A finire sotto indagine il comune di Ficarazzi, dove i carabinieri del Nucleo operativo di Palermo hanno acquisito le carte dell’appalto riguardante il rifacimento della rete idrica del paese, cui stava lavorando l’impresa di alcuni degli arrestati.
tematica: Appalti e mafia
L’ombra di Riina si allunga sull’inchiesta.
L'ombra di Riina si allunga sull'inchiesta.
L’inchiesta su mafia e appalti che ha coinvolto le cooperative rosse si arricchisce di un nuovo filone. Si indaga, infatti, sulle vicende relative al coinvolgimento in attività mafiose di Giuseppe Montalbano, inquisito perchè accusato di aver fatto da prestanome a Totò Riina.
Mafia e cooperative, altro imprenditore sott’inchiesta.
Mafia e cooperative, altro imprenditore sott'inchiesta.
Si allarga ancora l’inchiesta su mafia e cooperative rosse. Il nuovo fronte è quello che riguarda l’ingegnere Montalbano, personaggio vicino al Pci e proprietario della villa bunker di Totò Riina. L’indagine parte da una telefonata intercettata tra l’imprenditore e Francesco Caruso, sindaco diessino di Polizzi Generosa, arrestato giorni fa.
Perquisite le sedi di altre 4 coop.
Perquisite le sedi di altre 4 coop.
L’inchiesta su mafia, appalti e coop rosse si allarga, con delle ripercussioni, infatti, sulla vicenda della ricostruzione post terremoto in Umbria. Interpellanza di un gruppo di senatori del centrosinistra.
Parisi: ‘Non ho favorito Potestio. Bloccai pure un suo progetto’.
Parisi: 'Non ho favorito Potestio. Bloccai pure un suo progetto'.
L’ex depuato regionale del Pci Gianni Parisi, indagato nell’inchieste sulle coop rosse, replica alle accuse. Il politico dichiara di aver combattuto la mafia e il sistema spartitorio degli appalti, nonchè di aver lottato per impedire un insediamento industriale a Collesano dei fratelli Potestio, definiti dalla Procura di Palermo come mafio-imprenditori.
Mafia e politica in Sicilia indagate le coop ‘bianche’.
Mafia e politica in Sicilia indagate le coop 'bianche'.
Dopo lo scandalo sugli appalti gestiti dalla mafia che ha investito le coop ‘rosse’, la Procura di Palermo ha avviato nuovi accertamenti su altri appalti truccati, nei quali sarebbero coinvolti imprenditori e cooperative ‘bianche’.
Appalti. ‘E Lima favori’ la coop rossa’.
Appalti. 'E Lima favori' la coop rossa'.
Dentro l’ultima inchiesta di Palermo su mafia e appalti si intravvede uno spaccato inquietante. Malcostume, boss, imprenditori, tangenti, politica e dulcis in fundo una donna fatale, una burocrate misteriosa che avrebbe truccato gli atti per danneggiare un’impresa e sulla quale la Procura sta indagando.
Giannopolo. ‘Siino? Mai incontrato’.
Giannopolo. 'Siino? Mai incontrato'.
L’accusa sostiene che Domenicolo Giannopolo incontrò Angelo Siino per pilotare l’aggiudicazione dell’appalto di una strada ad un imprenditore amico. Il parlamentare, invece, dice di non aver mai incontrato l’attuale collaboratore. Infine, l’imprenditore Stefano Potestio dichiara di non aver vinto appalti a Caltavuturo.
‘Cosi’ i soldi andavano al Pci-Pds.
'Cosi' i soldi andavano al Pci-Pds.
Angelo Siino, collaboratore di giustizia, riempie pagine e pagine di verbali sugli affari sporchi all’ombra del più grande partito della sinistra. Parole pesanti dalle quali viene fuori un quadro a tinte fosche sull’ex parlamentare comunista Gianni Parisi.
La difesa. ‘Noi patti con i boss? Mai’.
La difesa. 'Noi patti con i boss? Mai'.
Pronta la difesa dei diessini indagati in seguito all’inchiesta di Palermo. Domenico Giannopolo afferma di avere sempre denunciato il rischio di infiltrazioni negli appalti, mentre Parisi non crede ad un Potestio nella veste di criminale
