Iniziano gli interrogatori degli arrestati nella retata su mafia e appalti avvenuta a Palermo nei giorni scorsi. Secondo Corrado Milazzo esisteva il metodo Siino. Molte mazzette venivano versate ad amministratori e funzionari di Comuni e Province.
tematica: Appalti e mafia
‘Appalti pilotati dalla mafia’. Parla Siino, scattano 8 arresti.
'Appalti pilotati dalla mafia'. Parla Siino, scattano 8 arresti.
L’ex ‘ministro’ di Cosa nostra racconta come riusci’ ad appaltare i lavori per la costruzione della Palermo – Sciacca con l’avallo di Bernardo Provenzano. Beneficiarie aziende vicine ai clan. Coinvolti funzionari di enti locali e costruttori.
L’atto d’accusa contro la Rgl: ‘Impresa nelle mani dei boss’.
L'atto d'accusa contro la Rgl: 'Impresa nelle mani dei boss'.
La Siciliana Molinari, poi trasformatasi in Rgl, era stata costituita solo per partecipare alle aste dei lavori pubblici. Angelo Siino ne fece una centrale per lo smistamento degli appalti. L’azienda è stata più volte al centro di inchieste giudiziarie. Nei suoi uffici hanno trovato ospitalità mafiosi latitanti.
‘Avevo pure le chiavi della Provincia’. Le accuse dell’ex boss a due funzionari.
'Avevo pure le chiavi della Provincia'. Le accuse dell'ex boss a due funzionari.
Angelo Siino entrava ed usciva da Palazzo Comitini come e quando voleva. L’ex ‘ministro’ di Cosa nostra aveva accesso anche all’armadio in cui venivano custoditi i plichi delle gare d’appalto. Ma, a volte, non c’era nemmeno bisogno di salire le scale; c’era sempre un funzionario a disposizione.
L’ombra della mafia sugli appalti del 2000.
L'ombra della mafia sugli appalti del 2000.
Il pericolo è reale: la mafia mirerà ad infiltrarsi nel programma ‘Cento idee per lo sviluppo’. La Dia rileva come ci siano in lotta le due correnti di Riina e Provenzano che hanno l’obiettivo gli imponenti progetti di spesa pubblica di prossima realizzazione in Sicilia.
‘Appalti ai boss e aiuti ai latitanti’. Misilmeri, in cella un ex sindaco.
'Appalti ai boss e aiuti ai latitanti'. Misilmeri, in cella un ex sindaco.
Riusci’ a diventare sindaco, ma favori’ i boss del paese distribuendo appalti e offrendo ospitalità ai latitanti. E’ questa l’accusa mossa a Valentino Picone, 45 anni, primo cittadino (Dc) di Misilmeri fra il ’90 e il ’91.