La Procura di Caltanissetta ha chiuso le indagini sulla strage di via D’Amelio. Sette le persone rinviate a giudizio. Giuseppe Ayala dà una lettura personale delle stragi del 1992.
tematica: MAFIA E STRAGI
Via D’Amelio, chiusa un’inchiesta. Si indagherà ancora su 3 poliziotti.
Via D'Amelio.
La Procura, guidata da Sergio Lari, ha completato gli accertamenti sulle dichiarazioni del collaboratore Spatuzza. Chiesto il processo per Salvatore Madonia ed altri sei, quattro dei quali accusati di calunnia.
I pentiti: la morte di Falcone decisa prima del verdetto sul maxi-processo.
Secondo Brusca e Giuffrè già mesi prima venne decisa la strategia stragista dei boss. La procura sostiene che le nuove leggi proposte da Falcone potevano causare danni irreparabili per la mafia.
E Riina disse: “Lo devo ammazzare”.
Borsellino, Riina.
L’ex superboss Nino Giuffrè: “In una riunione a Natale la decisione di uccidere i giudici, fu terribile”. Il colaboratore Giovanni Brusca: “Borsellino, Falcone, e Chinnici non si potevano avvicinare nè contrastare”.
Il mistero della trattativa.
Trattativa stato-mafia, Paolo Borsellino.
Pezzi dello Stato scescero a patti con Cosa nostra per evitare altre stragi? Di certo c’è che dopo Capaci i Ros avviarono contatti con Vito Ciancimino. E oggi fra gli indagati ci sono boss, militari ed ex ministri della Repubblica.
I processi. Parte il quarto.
Via D'Amelio.
Le “verità” del pentito Gaspare Spatuzza hanno sconfessato teoremi consolidati per anni e sanciti dalla giustizia. Per quello che il prcuratore di Calatanissetta, Sergio Lari, ha definito “un colossale depistaggio”. Adesso si ricomincia daccapo.
Quando il Palazzo tremava per le bombe di Cosa Nostra così partì la trattativa segreta.
Dai contatti del Ros alla revoca del 41 bis ai capimafia. E’ il delitto Lima che rompe l’equilibrio. Tanti big si sentono in pericolo: da Mannino a Martelli ad Andreotti. Il sospetto è che abbia pesato la “ragion di Stato”.
Mafia-Stato, l’ira di Napolitano. “Campagna di sospetti sul nulla”.
Trattativa Mafia-Stato.
Una vera e propria campagna, condita di “insinuazioni e sospetti”, sul Presidente della Repubblica e i suoi più stretti collaboratori. Sulle telefonate di Mancino: interpretazioni manipolate.
D’Ambrosio interrogato per due volte dai pm. “ma io del patto con Cosa nostra non so niente”.
D'Ambrosio, trattaiva Stato-mafia.
Al telefono, Loris D’Ambrosio, non raccoglieva solo gli sfoghi dell’ex ministro Nicola Mancino, ma parlava anche dei retroscena della trattativa Stato-mafia del ’92-’93.
E il Colle rassicurò Mancino. “Il presidente sa già tutto si sta muovendo anche lui”.
D'Ambrosio, Mancino, trattativa Stato-mafia.
Inchiesta Stato-mafia, ecco le telefonate segrete. Le carte su Mancino e il ruolo del Quirinale.