«In concorso tra loro e con soggetti allo stato ignoti con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, con la violenza e la minaccia, obbligavano il responsabile e il suo consulente della ditta “B.S.U. srl”, avente sede legale a Cariati, impegnata nei lavori di demolizione e costruzione della scuola elementare “Rodinò” di Marina di Gioiosa […]
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Cosenza, “Micetto” il collaboratore grande accusatore di padre e fratello
Il nemico in casa. Celestino Abbruzzese è uno dei collaboratori di giustizia che ha aiutato la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro a far luce sulla scomparsa per lupara bianca di Massimo Speranza, 21 anni, di Cosenza. Un accadimento criminoso lontano nel tempo – il giovane venne assassinato e sepolto in un boschetto di San Demetrio […]
Omicidio Scopelliti, 34 anni dopo ricostruita la “scena del crimine”
Alla ricerca della verità. A 34 anni di distanza dall’omicidio eccellente del giudice Antonino Scopelliti, la Procura antimafia e la Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria hanno ricostruito scientificamente, utilizzando tecnologie di ultima generazione, la scena del crimine dell’agguato consumato il 9 agosto 1991 sui tornanti della Statale 18, all’altezza di Campo Piale, al […]
Clan La Rosa, anche dal carcere i boss dirigevano il racket delle estorsioni
Neanche il carcere era servito a spezzare i legami tra i boss detenuti e gli affiliati ancora a piede a libero. Da dietro le sbarre dei penitenziari italiani il clan La Rosa continuava a imporre il “pizzo” a commercianti e imprenditori di Tropea. È quanto emerge dall’inchiesta “Call me”, condotta dalla Guardia di Finanza e […]
La trappola tesa al “brasiliano” fatto sparire per lupara bianca
Il “brasiliano”. Massimo Speranza, 21 anni, cosentino, veniva chiamato così per l’abilità mostrata nel calciare il pallone e per il colore scuro della pelle. Il ragazzo, però, non sognava di fare il calciatore e s’era impelagato negli ambienti della criminalità organizzata. Ambienti che, all’inizio del terzo millennio, vivevano una fase di fibrillazione. La criminalità nomade […]
Il padre della sposa e lo “zio Mico”. Tutti gli amici del boss di Cariati
C’è zio Mico pure là… di fronte al tavolo insieme con loro». A parlare è il boss di Cariati, Giorgio Greco, che, in una conversazione intercettata il 16 dicembre 2021, indicò al cantante che si esibì al ricevimento del matrimonio della figlia, svoltosi al “Castello Flotta” di Mandatoriccio, la presenza tra gli invitati di Mico […]
Stoccarda come se fosse Cariati. “Regnava” la ’ndrina di Greco
In Germania come in Calabria, che fosse Stoccarda o Cariati «non si muove nessuno quando dico una cosa». Così parlava il presunto boss Giorgio Greco. Danneggiamenti, estorsioni, pestaggi, ma all’ala “militare” si univa poi una rete di insospettabili professionisti che avrebbe consentito al clan di reinvestire i proventi illeciti con sofisticate operazioni di riciclaggio. È […]
La rete di insospettabili al servizio della cosca per eludere le indagini
Figura anche il presunto raggiro per la gestione del lido “Mojito” di Cariati tra le carte dell’inchiesta “Boreas”. Per la Dda negli anni 2019-2023, lo stabilimento balneare risultava intestato a soggetti terzi, ma nei fatti la struttura avrebbe continuato a fare capo al boss della cosca Giorgio Greco. E il tutto sarebbe avvenuto con la […]
“Saragat” il vecchio capobastone spodestato dai compari cirotani
“Saragat”: era soprannominato così lo storico capo della ‘ndrina di Cariati. Al secolo si chiamava Domenico Critelli, boss a tutto tondo della vecchia mafia locale alleata con i coriglianesi e i cirotani. “Saragat”, gestiva le “cose” con la saggezza e la determinazione che ne avevano fatto una sorta di piccolo capo di stato in quell’area […]
Reggio, colpo al clan dei nomadi. I Carabinieri arrestano 9 armieri
I padroni di Arghillà, la “Caivano” di Reggio nord. Il clan dei nomadi spadroneggiava a tal punto da “provare” le armi a loro disposizione esplodendo fucilate anche in pieno giorno e tra i ragazzini che giocavano a pallone a pochi metri di distanza. Nella loro roccaforte si ritenevano blindati, protetti come erano dall’omertà del rione. […]
