Giuseppe D’Agostino, cugino dei presunti boss dell’omonima cosca di Sant’Ilario, è stato assassinato sulla porta di casa. L’uomo, condannato all’ergastolo, dopo sei mesi era tornato in libertà per un vizo procedurale.
tematica: 'NDRANGHETA
Confermata l’impostazione accusatoria.
Confermata l'impostazione accusatoria.
Rigettati dal Tribunale del Riesame i ricorsi presentati da quasi tutti gli indagati del delitto Fortugno. Cade l’imputazione di omicidio soltanto nei confronti di Carmelo Dessi’. Regge la ricostruzione dei pentiti Piccolo e Novella.
Preso latitante, era a casa per Pasquetta.
Preso latitante, era a casa per Pasquetta.
Si tratta di Rocco Lamari, 41 anni, inseguito da una condanna a tre anni e sei mesi per estorsione aggravata. L’uomo viene indicato dagli inquirenti come elemento di spicco dell’omonima cosca Lamari-Chindamo-D’Agostino.
Catturato il boss Arena, sfuggi’ ai kalashnikov che uccisero il cugino.
Catturato il boss Arena, sfuggi' ai kalashnikov che uccisero il cugino.
Il boss di Isola Capo Rizzuto si nascondeva insieme con il suo luogotenente Francesco Gentile in una azienda casearia di proprietà della moglie di Santo Gigliotti, imprenditore denunciato per favoreggiamento. Arena e Gentile erano ricercati dal febbraio scorso, coinvolti nell’operazione ‘Revenge’.
‘ Fortugno, un delitto preventivo’.
' Fortugno, un delitto preventivo'.
In 150 pagine di verbali le confessioni di Domenico Novella, il nipote del boss Cordi’, accusato di aver fatto parte dei quattro presunti esecurori del delitto, che ha cominciato a collaborare con i magistrati. Gli inquirenti stentano a credere alla sua verità.
Una feroce faida di ‘ndrangheta dietro l’omicidio di due fratelli.
Una feroce faida di 'ndrangheta dietro l'omicidio di due fratelli.
C’è l’ombra della ‘ndrangheta sul duplice omicidio avvenuto domenica sera in provincia di Arezzo. I fratelli Talarico, originari di un piccolo centro della Presilia catanzerese, avrebbero fatto parte di una ‘ndrina della zona.
Locri, secondo attentato in quindici gioni alle cooperative sostenute dal vescovo.
Locri, secondo attentato in quindici gioni alle cooperative sostenute dal vescovo.
Dopo la distruzione di 12mila piantine ad un’altra impresa vicina alla Diocesi, ad essere preso di mira, stavolta, è stato un deposito di concimi che, tuttavia, non ha subito grossi danni.
Fortugno, si pente uno dei killer.
Fortugno, si pente uno dei killer.
Avrebbe iniziato a collaborare uno dei killer di Francesco Fortugno. Il suo nome, però, è top secret. Per gli inquirenti si tratta di una fuga di notizie pericolosa per l’inchiesta.
Catturato Giuseppe D’Agostino, boss di Laureana.
Catturato Giuseppe D'Agostino, boss di Laureana.
E’ finita la decennale latitanza di Giuseppe D’Agostino, 39 anni, boss di Laureana di Borrello. L’uomo, inserito nell’elenco dei trenta latitanti più pericolosi d’Italia, era colpito da quattro ordinanze di custodia cautelare. In carcere altre quattro persone.
Una ‘supercosca’ nel segno del profitto.
Una 'supercosca' nel segno del profitto.
I clan Pesce-Bellocco di Rosarno e i Mancuso di Limbadi, avevano formato una supercosca per affermare il potere assoluto della criminalità organizzata calabrese nel mercato mondiale del narcotraffico. L’holding è stata smantellata dalle Fiamme gialle con 32 ordini di arresto.
