La Dia ha eseguito il provvedimento del Tribunale nei confronti di Francesco Stilo, condannato a 7 anni di reclusione nel processo “Bellu Lavuru”. Sotto sequestro anche il patrimonio dei fratelli Verterano. Il valore delle due operazioni è di 12 mln
tematica: SEQUESTRO BENI
Connection Sicilia-Usa: sigilli a beni per 5,3 milioni.
Nel marzo del 2010 erano stati arrestati nel corso del blitz fra Palermo e New York. Adesso, il loro “tesoretto” è stato sequestrato. I beni sono riconducibili a dodici esponenti della famiglia mafiosa di Santa Maria di Gesù.
Clan Lo Giudice, sigilli a una ditta di commercio all’ingrosso.
Clan Lo Giudice.
Continua l’aggressione ai patrimoni ritenuti di provenienza illecita. Il valore del bene sequestrato dalla Polizia è di due milioni di euro.
Sequestro Bonaffini. Restituiti appartamenti.
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Dopo una serie di istanze presentate da parecchi acquirenti, che negli anni scorsi avevano sottoscritto atti di vendita di appartamenti realizzati dal gruppo versando acconti o l’intero ammontare, la sezione della Prevenzione ha sbloccato lo stallo per circa una trentina di condomini, revocando il provvedimento di sequestro.
Nuovo sequestro di beni per 3 milioni all’imprenditore dei Ruga-Metastasio.
Cosimo Leuzzi.
La Finanza appone i sigilli al patrimonio di Cosimo Leuzzi, noto per essere stato, negli anni ’90, arrestato e in seguito condannato nell’ambito della vasta operazione anticrimine “Stilaro”, e per via della recente e maxi operazione contro la ’ndrangheta, lungo l’asse Locride-Calabria-Lombardia, conosciuta col nome di “Crimine”.
Sigilli alle beauty farm della mafia.
Sequestrate “O sole mio” e “Loca club”: provvedimento da 5 milioni di euro. I beni sarebbero riconducibili all’imprenditore Filippo Catania, considerato socio dei padrini.
Mafia, pizzo e lupare bianche scatta sequestro da 13 milioni.
Salvatore Cataldo.
Destinatario del provevdimento è stato Salvatore Cataldo, 63 anni, ritenuto boss di Carini. Per questo motivo era finito in manette nell’ambito dell’operazione “Addio pizzo 5”, nel dicembre del 2010.
Requisiti ai Lamonica beni per 30 milioni.
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Distinti i provvedimenti di sequestro emessi dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Messina. Destinatario del primo, Antonino Lamonica, 46 anni, imprenditore, mentre il secondo interessa il fratello Tindaro, 52 anni, attivo nel campo dell’imprenditoria e non solo: è anche consigliere comunale di Caronia, eletto nel maggio dello scorso anno nel gruppo di minoranza.
Sequestrati beni a Palmi, Reggio e Rosarno.
Beni per un valore complessivo di circa 6 milioni di euro sono stati sequestrati o confiscati nel corso di tre distinte operazioni, coordinate dalla Questura di Reggio Calabria.
Sigilli ai patrimoni realizzati dai clan con i proventi del narcotraffico.
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‘Ndrangheta aggredita nella sua dimensione patrimoniale e… appiedata. Un’inchiesta della Dda sulle attività di narcotraffico di alcune “famiglie” della Locride ha portato a un sequestro preventivo di beni mobili e immobili per un valore di 10 milioni di euro, di cui 4 per equivalente. Sotto chiave sono finiti 60 immobili (tra costruzioni e terreni), 11 […]
