I beni sono stati “bloccati” in Campania, Lazio, Toscana, Emilia Romagna e Lombardia. Nel corso dell’inchiesta è emersa la connivenza di politici ed imprenditori con il clan dei Casalesi.
tematica: SEQUESTRO BENI
Sequestrati beni per mezzo milione agli eredi di un commerciante.
L’uomo, Aurelio Magro, deceduto due ani fa, sarebbe stato affiliato al clan Trigila. I sigilli sono stati apposti a due appartamenti, quattro lotti di terreno e beni mobili.
Intestazione fittizia di beni e favoreggiamento A giudizio il boss Trovato e i fratelli Cutispoto.
Antonino Trovato,fratelli Cutispoto
Il gup Maria Vermiglio ha rinviato ieri a giudizio al prossimo 5 aprile, il boss di Mangialupi Antonino Trovato, e i fratelli Maurizio e Claudio Cutispoto, formalmente incensurati ma ritenuti dagli investigatori «fiancheggiatori e prestanome» del boss.
Mafia, sigilli a un’azienda di trasporti.
Il provvedimento è scattato nei confroti della Floridia Trasporti sas di Floridia Salvatore. I sigilli oltre ai locali dell’impresa sono stati posti a 22 automezzi.
Sequestrati beni per 10 milioni di euro a un imprenditore di Tortorici.
Gaetano Liuzzo Scorpo.
I beni sequestrati sono riconducibili a Gaetano Liuzzo Scorpo, 46 anni, ritenuto vicino ai clan Trigila e Aparo, che controllerebbero le attività illecite nella zona sud della provinca di Siracusa.
Ristoranti, market, imprese il tesoro della nuova Cupola.
Sequestro,beni,Arenella,Gaetano Fidanzati,Villagrazia
Ci sono i presunti mafiosi che volevano ricostituire la Cupola, ma anche i capi di Villagrazia e il boss dell’Arenella Gaetano Fidanzati che ha investito a Milano le sue fortune in locali, negozi e ville. Su 50 milioni di euro di patrimoni riconducibili a sei personaggi di spicco di Cosa nostra, indagati per associazione mafiosa, […]
Mafia, sotto sequestro beni per un milione e mezzo
Domenico D'Amico,sequestro beni
L’azienda e i beni dell’imprenditore mafioso finiscono sotto sequestro. Gli investigatori della Dia, su disposizione dei giudici della sezione misura di prevenzione, hanno bloccato il patrimonio di Domenico D’Amico di 61 anni, già condannato con sentenza passata in giudicato per associazione mafiosa.
Sigilli al patrimonio dei Gravinao. Sequestrati 32 milioni di beni.
Graviano.
Un impero, tra case, terreni, negozi e distributori di benzina, affidato ad una serie di prestanome. Il patrimonio è stato scovato anche grazie ai pentiti Spatuzza, Tranchina e Iannolino.
Reggio, sigilli ai patrimoni di 2 imprenditori.
Sequestrati dalal Dia beni per un valore complessivo di 1 milione e 600 mila euro riconducibili a Demetrio Franco di Lazzaro e Giuseppe Speranza di Gioia Tauro. I due, coinvolti nelle operazioni “Chalo nera” e “Maestro”, si trovavano uno ai domiciliari e l’altro in carcere.
Sigilli antimafia a terreni, ville e quote sociali.
Giovanni e Antonio Puccio.
Sequestrati beni immobili e conti correnti per quattro milioni di euro ai fratelli Giovanni e Antonio Puccio di Botricello, imputati nel processo “Puma”. Si tratta di una doppia inchiesta di Carabinieri e Guardia di Finanza, coordinata dalla Dda di Catanzaro.
