Il sindaco ‘amministrava’ la banda del pizzo

Il sindaco 'amministrava' la banda del pizzo

Sgominata dai carabinieri un organizzazione che aveva la sua base operativa in alcuni centri della provicia vibonese. Tra i nove arrestati il sindaco di Dasà Luciano Scaturchio, eletto lo scorso giugno a furor di popolo. Una decima persona, ritenuta di spessore nella zona, è riuscita a rendersi irreperibile ed è ricercata

Erano diventati i ‘padroni’ di Rossano

Erano diventati i 'padroni' di Rossano

Duecento tra poliziotti e carabinieri hanno sgominato una banda di malfattori che teneva in pugno la zona della Sibartide. Una famiglia, che, dopo il pentimento del temuto boss Pasquale Tripodoro, aveva assunto, secondo gli inquirenti, il controllo degli affari sporchi in tutto il Rossanese. In manette presunti boss e picciotti del clan Manzi.

‘Avvisi’ a Falcomatà, imprenditori e tecnici

'Avvisi' a Falcomatà, imprenditori e tecnici

Clamorosa svolta nella maxi inchiesta relativa alla conduzione dei lavori appaltati con il cosiddetto ‘Decreto Reggio’. Cinquantanove mandati di comparizione sono stati inviati daall Dda reggina ad altrettante persone. Tra queste il sindaco di Reggio Calabria Falcomatà, tecnici ed imprenditori, alcuni di questi in odor di mafia. Falcomatà è accusato di abuso di ufficio e […]

Beni in odore di mafia. Sigilli al ‘Lido Sogno’

Beni in odore di mafia. Sigilli al 'Lido Sogno'

I carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Reggio Calabria hanno sequestrato un patrimonio in odor di mafia. Il provvedimento riguarda beni di Giovanni Franco, ritenuto elemento di spicco della ‘ndrangheta e uomo di fiducia della cosca di Barreca. In particolare, il sequestro ha interessato lo stabilimento balneare ‘Lido Sogno’, frequentato da componenti della […]

Preso Nocera, latitante… in casa

Preso Nocera, latitante... in casa

Sebastiano Nocera, 62 anni, elemento di spicco della cosca mafiosa dei Serraino ed inserito nell’elenco dei 500 latitanti più pericolosi d’Italia è stato catturato dalla Polizia nel rifugio segreto all’interno della sua stessa abitazione. Nocera, più volte destinatario di provvedimenti restrittivi, nascondeva anche un sacco di plastica contenente banconote per oltre un miliardo di lire.