Parzialmente riformate in appello le conclusioni del processo di primo grado sulle infiltrazioni mafiose ai cantieri navali da parte del clan Galatolo-Fontana dell’Acquasanta. La sentenza fa salire a undici il numero dei prosciolti. Delitto Gaeta, ribadito l’ergastolo per Angelo Fontana.
testata giornalistica: GAZZETTA DEL SUD RC
Lotta al racket, nuova associazione a Milazzo
Lotta al racket, nuova associazione a Milazzo
Presentata ieri mattina al comune di Milazzo la nuova associazione antiracket. Presente, tra i tanti, Tano Grasso che ha dichiarato che l’iniziativa è uno strumento per rafforzare le difese sul territorio.
D’Antone al processo cita Falcone: ‘ Su di me metteva la mano sul fuoco’.
D'Antone al processo cita Falcone: ' Su di me metteva la mano sul fuoco'.
Imputato per concorso in associazione mafiosa, l’ex capo della Mobile, Ignazio D’Antone si difende in aula citando anche l’amicizia con Giovanni Falcone. Ripercorse le vicende dei blitz mancati al Costa Verde di Cefalù e alla Magione.
Giannopolo. ‘Siino? Mai incontrato’.
Giannopolo. 'Siino? Mai incontrato'.
L’accusa sostiene che Domenicolo Giannopolo incontrò Angelo Siino per pilotare l’aggiudicazione dell’appalto di una strada ad un imprenditore amico. Il parlamentare, invece, dice di non aver mai incontrato l’attuale collaboratore. Infine, l’imprenditore Stefano Potestio dichiara di non aver vinto appalti a Caltavuturo.
Truffe organizzate dalla ‘ndrangheta, anche un primario a giudizio
Truffe organizzate dalla 'ndrangheta, anche un primario a giudizio
In seguito all’inchiesta della Dda fiorentina sulle truffe avvenute in Italia e all’estero ai danni di commercianti e imprenditori, 35 saranno i rinviati a giudizio. Tra gli imputati esponenti dei clan Limbadi, Nirta e Alvaro ed un primario originario di Cosenza.
Truffe organizzate dalla ‘ndrangheta, anche un primario a giudizio
Truffe organizzate dalla 'ndrangheta, anche un primario a giudizio
In seguito all’inchiesta della Dda fiorentina sulle truffe avvenute in Italia e all’estero ai danni di commercianti e imprenditori, 35 saranno i rinviati a giudizio. Tra gli imputati esponenti dei clan Limbadi, Nirta e Alvaro ed un primario originario di Cosenza.
Il sogno di libertà è durato poche ore
Il sogno di libertà è durato poche ore
Rocco Giovanni Ottinà resta in carcere. La vicenda giudiziaria dell’uomo, si conclude per il momento, con un provvedimento restrittivo della magistratura milanese che lo accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata al traffico e allo spaccio di stupefacenti.
Sono bastate 28 ore per far luce sulla strage
Sono bastate 28 ore per far luce sulla strage
Lo Stato risponde alla strage di Strongoli con l’arresto di cinque persone considerate coinvolte nella strage. Gli arrestati sono: Vito Mazzei, Francesco Giarratano, fratello di una delle vittime,Francesco Rizza, Rocco Laratta e Salvatore Giglio. Secondo gli investigatori l’azione di sabato sarebbe la risposta all’uccisione di Otello Giglio.
Strongoli come Chicago, quattro morti
Strongoli come Chicago, quattro morti
Quattro morti a Strongoli in provicia di Crotone. Una furiosa sparatoria sulla strada principale del paese, ucciso anche un pensionato estraneo alla vicenda. Feriti quattro carabinieri che hanno tentato un’inseguimento al commando dei killer. Le vittime sono oltre all’innocente Ferdinando Chiarotti, Salvatore Valente, Massimiliano Greco e Otello Giarratano.
Nell’inferno dell’usura e delle estorsioni
Nell'inferno dell'usura e delle estorsioni
Un incubo durato tre anni. Un imprenditore è finito nelle grinfie di usurai ed estortori della criminalità organizzata reggina. Agli arresti sono finiti Francesco Roda, Marcello Coppola e Angelo Badoni. I tre sono ritenuti responsabili di concorso, insieme ad altri soggetti in corso di identificazione, in associazione mafiosa finalizzata all’usura ed alle estorsioni.