Mortale agguato per Marcello Calvano, considerato un pezzo da novanta della delinquenza organizzata del Paolano. Gli inquirenti non escludono un collegamento con l’omicidio di Giovanni Riggio.
testata giornalistica: GAZZETTA DEL SUD
La legge non si tocca.
La legge non si tocca.
L’onorevole Fabio Granata si dichiara fiducioso. ‘La legge antimafia-antiracket, approvata dall’Ars, nonostante l’impugnativa del Commissario dello Stato, entrerà in vigore ed avrà applicazione immediata’.
Cinque ore di udienza.
Cinque ore di udienza.
Saranno discussi davanti al Tribunale della libertà i ricorsi presentati dalle persone arrestate nell’ambito dell’operazione ‘Barbarossa’. In ‘gioco’ la scarcerazione di 13 indagati per mafia.
La nuova legge antiracket tutela chi aiuta a identificare gli estortori.
La nuova legge antiracket tutela chi aiuta a identificare gli estortori.
Risarcimento per le vittime della criminalità che vengono equiparate a quelle di mafia, contributi regionali erogati in misura crescente in funzione dell’apporto che la vittima dell’estorsione fornisce nell’accertamento della verità. Sono alcuni dei punti più rilevanti della nuova legge antimafia della Regione siciliana.
Restano tutti in carcere.
Restano tutti in carcere.
Conferma, nell’ambito dell’operazione ‘Barbarossa’, sulle misure cautelari emesse in seguito alle estorsioni nei confronti delle imprese della A/20. Il 9 agosto saranno discussi i ricorsi davanti al Tribunale della libertà.
Liberi Nunnari e insana, mancanza di indizi per il ‘pizzo’ alla Arpel.
Liberi Nunnari e insana, mancanza di indizi per il 'pizzo' alla Arpel.
Il TdL ha scarcerato Nunnari e Insana, per mancanza di indizi. I due erano accusati di una serie di estorsioni alla ‘Arpel’.
Estorsioni firmate Provenzano.
Estorsioni firmate Provenzano.
Cominceranno oggi gli interrogatori alle 13 persone arrestate nell’ambito dell’operazione ‘Barbarossa’. Oggetto dell’indagine, il pizzo alle imprese della A/20 da parte di uomini del capo di Cosa nostra. La zona tirrenica divisa in tre zone d’influenza.
Prima l’estorsione, poi arrivavano i ‘cravattari’.
Prima l'estorsione, poi arrivavano i 'cravattari'.
Fermati dieci presunti appartanenti al Clan Mancuso che terrorizzavano commercianti e possidenti attraverso una vasta attività di usura ed estorsione. Ad una delle vittime per impaurirla le fecero scavare la fossa.
Si è costituito a Milano.
Si è costituito a Milano.
Si è costituito a Milano il quinto indagato dell’operazione antiestorsione culminata con quattro arresti. Si tratta di Giuseppe Fumia, 40 anni, che secondo la Dda messinese, nei primi anni ’80, prese contatti con la ditta ‘Arpel per sottoporla al pizzo.
Inferto un duro colpo al racket quarantanove rinviati a giudizio.
Inferto un duro colpo al racket quarantanove rinviati a giudizio.
Agli ordini del boss Mariano Tullio Troia, imponevano il pizzo a commercianti ed artigiani di mezza Palermo. Rotto il muro di omertà, in quarantanove finiscono a giudizio. Gli esercenti costretti a pagare a Natale e a Pasqua.