I carabinieri hanno ricostruito i rapporti di Biagio Todaro con il capo mafia di Vicari, Salvatore Umina. Secondo gli inquirenti, l’uomo politico di centrodestra visitò la fabbrica dove lavorava il numero uno della cosca.
testata giornalistica: LA REPUBBLICA
Cuffaro vuole un processo da solo.
Cuffaro vuole un processo da solo.
Sulla vicenda delle ‘talpe’, il presidente della Regione potrebbe chiedere il giudizio immediato. E’ quanto sarebbe emerso da una riunione del collegio di difesa del governatore per stabilire, appunto, la strategia in vista dell’udienza preliminare.
Molotov per il sindaco. ‘Mi sento accerchiato’.
Molotov per il sindaco. 'Mi sento accerchiato'.
Una bottiglia incendiaria è stata lanciata contro la casa estiva di Giacomo Scala, sindaco di Alcamo. Sono giorni di tensione nella cittadina, dopo le dimissioni di tre assessori e la comparsa sui muri dei manifesti antiracket già affissi nei mesi scorsi a Palermo.
Mafia e politica, Grasso accusa.
Mafia e politica, Grasso accusa.
Il Procuratore di Palermo Pietro Grasso, in un articolo che apparirà su un giornale trimestrale ad Agrigento denuncia le commistioni negli enti locali. Il capo della Dda di Palermo prende ad esempio proprio il caso della città dei Templi: quello dell’ultimi inchiesta sui colletti bianchi denominata ‘Alta Mafia’.
Quando don Pino Puglisi bussò alle porte dei padrini.
Quando don Pino Puglisi bussò alle porte dei padrini.
Ad undici anni dall’assasinio di don Pino Puglisi, parla Mario Renna, l’economo del prete ucciso. Negli ultimi mesi il sacerdote si era spinto dove nessun altro era arrivato, incontrando in segreto anche i parenti dei boss. Restano, però, ancora molti misteri.
Il figlio di Sciangula rivela ‘Mio padre creò la rete di talpe’.
Il figlio di Sciangula rivela 'Mio padre creò la rete di talpe'.
In un libro il figlio di Salvatore Sciangula, ex potente democristiano, rivela come fu assoldato un esercito di informatori. Tra gli altri spunta il nome di Borzacchelli, che poi come si sà passò con Cuffaro.
La Regione finanziava il superboss.
La Regione finanziava il superboss.
Prestiti e contributi dell’Unione Europea finanziavano l’azienda agricola del latitante Giuseppe Falsone, capo mafia della provincia agrigentina. Dal rifugio segreto inviava biglietti alla sorella, anch’essa in carcere, con le indicazioni per sfruttare al meglio opportunità e aiuti per le imprese.
‘Le quattro colpe di Cuffaro’.
'Le quattro colpe di Cuffaro'.
Depositata la richiesta di rinvio a giudizio per favoreggiamento e rivelazione di notizie riservate. Cuffaro si difende dichiarandosi innocente e ribadendo di aver rinuciato all’immunità di europarlamentare.
‘Imprenditori e politici a disposzione dei boss’.
'Imprenditori e politici a disposzione dei boss'.
La relazione semestrale della Dia lancia l’allarme sui ‘legami perversi’, cioè quella sorta di ‘patto’ tra Cosa nostra ed il tessuto politico-economico dell’Isola. Il rapporto parla anche di segnali di dissociazione nelle carceri da parte dei boss, poco ‘contenti’ di Bernardo Provenzano.
Il boss si consegna per amore.
Il boss si consegna per amore.
Lei lo aveva seguito per amore in latitanza. Adesso, Ignazio Gagliardo ‘ricambia’, tornando in Italia per far curare la sua compagna. Il capomafia emergente dell’Agrigentino si era rifugiato in Sudafrica e poi in Belgio. Deve scontare otto anni.