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Fondazione Antiusura Padre Pino Puglisi Onlus
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Fondazione Antiusura
Padre Pino Puglisi Onlus

Via Felice Bisazza, 21 - Messina

090.71.47.96

 

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località: Cosenza

7 Marzo 20043 Novembre 2022
  • GAZZETTA DEL SUD
  • Pentiti
  • Cosenza

Scoperto in carcere un piano per far ritrattare le accuse a un pentito.

Scoperto in carcere un piano per far ritrattare le accuse a un pentito.

Fanno le paura le rivelazioni del collaboratore Francesco Amodio. Infatti un boss della ‘ndrangheta cosentina aveva ideato un piano per farlo ritrattare, ma le microspie dei carabinieri hanno svelato tutto.

3 Gennaio 20043 Novembre 2022
  • GAZZETTA DEL SUD
  • I processi
  • Cosenza

Condanna definitiva per Garofalo.

Condanna definitiva per Garofalo.

La Cassazione ha condannato a due anni di reclusione, per il reato di usura, il pentito cosentino Franco Garofalo. Assolti, invece, dalla infamante accusa, il capitano Antonio Giurgola e il maresciallo Leonardo Urso.

28 Dicembre 20033 Novembre 2022
  • GAZZETTA DEL SUD
  • Pentiti
  • Cosenza

Gli ‘itinerari’ segreti della droga.

Gli 'itinerari' segreti della droga.

Antonio Cangiano, 24 anni, l’ultima ‘gola profonda’ della cosche della Sibaritide, avrebbe svelato gli scenari di una grande e continua compravendita di sostanze stupefacenti e armi.

13 Dicembre 20033 Novembre 2022
  • GAZZETTA DEL SUD
  • Pentiti
  • Cosenza

Il crepuscolo dei pentiti di ‘ndrangheta.

Il crepuscolo dei pentiti di 'ndrangheta.

Antonio Cicciù è l’ultima ‘gola profonda’ a cui è stato revocato il programma di protezione. I collaboratori di punta nelle inchieste degli anni novanta finiti in galera.

6 Dicembre 20033 Novembre 2022
  • GAZZETTA DEL SUD
  • Droga e narcotraffico
  • Cosenza

Inondavano di droga Locride e Cosentino.

Inondavano di droga Locride e Cosentino.

Il lavoro congiunto della Dda di Reggio e Catanzaro ha permesso di individuare un folto gruppo di trafficanti vicino alla ‘ndrangheta, che avrebbe inondato di sostanze stupefacenti le zone di Locri e Cosenza. Gran parte dell’inchiesta è basata su una valanga di intercettazioni telefoniche e ambientali.

14 Novembre 20033 Novembre 2022
  • GAZZETTA DEL SUD
  • I processi
  • Cosenza

‘Stessa regia per una decina di omicidi’.

'Stessa regia per una decina di omicidi'.

Gli omicidi compiuti nel Cosentino tra il ’99 e il 2001 sarebbero frutto di un lucido disegno delinquenziale, al fine di evitare intromissioni nella gestione degli affari legati agli appalti pubblici e al traffico di droga. E’ la tesi sostenuta dai pm Facciolla e Minisci nell’ambito dell’inchiesta ‘Arberia’.

13 Novembre 20033 Novembre 2022
  • GAZZETTA DEL SUD
  • I processi
  • Cosenza

Chiesta la condanna del pentito Tripodi.

Chiesta la condanna del pentito Tripodi.

Luigi Tripodi si è rivelato un pentito poco credibile per la giustizia. Cosi’, il pm ha chiesto per l’uomo una condanna a due anni e quattro mesi. Invocata l’assoluzione di altri nove imputati tirati in ballo dal pentito.

12 Novembre 20033 Novembre 2022
  • GAZZETTA DEL SUD
  • I processi
  • Cosenza

Indagava sulla scomparsa del figlio.

Indagava sulla scomparsa del figlio.

La Dda di Catanzaro ha ricostruito i retroscena dell’uccisione di Gaspare Filocamo, inteso il ‘Negus’. L’uomo, dopo la scomparsa del figlio, lanciò pesanti minacce ai malavitosi del Coriglianese. I boss locali, impensieriti, ne decretarono la morte.

6 Novembre 20033 Novembre 2022
  • GAZZETTA DEL SUD
  • Racket
  • Cosenza

‘Pizzo’ della ‘ndrangheta sulla raccolta dei rifiuti.

'Pizzo' della 'ndrangheta sulla raccolta dei rifiuti.

La polizia arresta cinque persone con l’accusa di aver chiesto il pizzo alla società che gestisce il servizio comunale della raccolta di rifiuti. Tra gli arrestati, oltre a Lorenzo Brescia, legato alle famiglie storiche della criminalità cosentina, anche un dirigente della società ‘Vallecrati’ Spa.

1 Novembre 20033 Novembre 2022
  • GAZZETTA DEL SUD
  • 'NDRANGHETA
  • Cosenza

Il boss Tony Viola fece il nome di un pentito.

Il boss Tony Viola fece il nome di un pentito.

Si tratta di Cosimo Scaglione, ex ‘picciotto’ delle cosche di Castrovillari. Viola lo indicò tra i supposti responsabili dell’eccidio il 19 e il 24 maggio del 2000, durante due colloqui riservati avuti con i carabinieri.

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