L’incertezza “mafiosa” del gruppo barcellonese dopo le varie puntate dell’indagine “Gotha”. L’avvento di nuovi pentiti dopo le prime collaborazioni ormai consolidate. Ecco la nuova puntata sulla relazione annuale del procuratore capo Guido Lo Forte selle dinamiche criminali di Messina e della sua provincia.
tematica: ANTIMAFIA
I barcellonesi e il controllo degli appalti pubblici.
Guido Lo Forte,relazione,annuale,Messina
L’evoluzione della famiglia mafiosa barcellonese. Il ruolo di primo piano ricoperto dall’avvocato Rosario Cattafi. Gli appalti “concordati” a favore degli “amici”. E poi gli “aggiornamenti” dei legami con le famiglie palermitane e catanesi. Ecco la quarta puntata sulla relazione annuale del procuratore capo Guido Lo Forte, che traccia un quadro sulla situazione attuale della criminalità […]
L’organigramma di Cosa nostra barcellonese.
Guido Lo Forte,relazione,annuale,Messina
L’organigramma della famiglia mafiosa barcellonese, con i suoi interessi economici e i suoi imprenditori di riferimento. Ecco la terza puntata basata sulla relazione annuale del procuratore capo Guido Lo Forte, che si occupa delle dinamiche mafiose e criminali della città e della provincia.
«L’apporto dei pentiti decisivo per le inchieste».
Guido Lo Forte,relazione,annuale,Messina
Nel proseguire con l’analisi degli ultimi anni di inchieste sul fronte antimafia, il procuratore capo Guido Lo Forte nella sua relazione annuale analizza l’apporto decisivo fornito, a differenza di un passato fatto di “graniticità” della famiglia barcellonese, dai nuovi collaboratori di giustizia. E dopo il primo di loro che ha fatto questa fondamentale scelta, ovvero […]
Lo Forte: «II cono d’ombra ha favorito la mafia».
Guido Lo Forte,ralazione,annuale,2013,Messina
Un’analisi dettagliata della criminalità organizzata e mafiosa dell’intera provincia. Le gravi sottovalutazioni del passato. La droga e il racket. I nuovi pentiti. L’evoluzione di Cosa nostra milanese. La massoneria e i poteri forti. Le zone grigie. C’è questo e tanto altro nella relazione annuale del procuratore capo Guido Lo Forte, che sintetizza in un centinaio […]
Beni confiscati azzerati gli amministratori.
Agenzia,beni,confiscati,Sicilia,nomine
É un vero e proprio valzer delle nomine quello che, suscitando non poche irritazioni tra i giudici delle misure di prevenzione del tribunale, porta la firma di Giuseppe Caruso, il direttore dell’Agenzia nazionale dei beni confiscati. E il suo è un pesantissimo atto d’accusa. «Alcuni hanno ritenuto di poter disporre dei beni confiscati come “privati” […]
I nuovi assetti di Cosa Nostra nel territorio.
Cosa nostra,clan,Sicilia,assetti,territorio
“Cosa nostra è in perdurante affanno, impegnata in una frenetica modulazione degli assetti e delle catene di comando, con frequenti tentativi, ad opera di nuove leve, di rapide ascese all’interno dell’organizzazione”. È questa la valutazione del fenomeno Cosa nostra contenuta nell’ultima relazione semestrale rilasciata lo scorso 27 gennaio dalla Direzione investigativa antimafia al ministro dell’Interno […]
Il pm minacciato: «Riina invia messaggi all’esterno. Ha voglia di stragi».
Nino Di Matteo , intervista
L ‘aula bunker dell’Ucciardone è deserta, l’udienza del processo sulla trattativa tra mafia e Stato è finita da poco. Dentro c’è solo il pm Nino Di Matteo, circondato da una mezza dozzina di carabinieri armati fino ai denti che tengono d’occhio tutte le uscite e le tribune per il pubblico. Dopo le intercettazioni su Riina […]
«Troppe resistenze a denunciare gli aguzzini».
Intervista,questore,Messina,Gugliotta
Da grande servitore dello Stato qual è, l’elevata professionalità e la passione per ciò che fa accompagneranno gli ultimi giorni in riva allo Stretto. Il questore Carmelo Gugliotta si augura di lasciare il territorio peloritano «dopo l’Epifania», ma se la chiamata, con destinazione Perugia, dovesse arrivare prima cambierà poco la sostanza delle cose. «Sono pronto […]
“A volte mi chiedo se ne valga la pena ma le minacce non mi fermeranno”.
Nino Di Mzatteo,minacce,Cosa nostra
La prima volta che ha indossato la sua toga di magistrato era notte. Quella del 24 maggio 1992. Ancora uditore giudiziario, faceva il picchetto d’onore fra le colonne di marmo del Tribunale di Palermo. Stava li, in piedi davanti alle bare di Giovanni Falcone e Francesca Morvillo. Sono passati più di vent’anni da quando abbiamo […]