Dal pugno del boss all’accusa di estorsione. Ascesa e caduta di un simbolo antimafia.

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Otto anni fa, il figlio sedicenne del boss Vito Vitale lo affrontò in strada e con un pugno gli fece un occhio nero. All’epoca, Pino Maniaci martellava ogni giorno sullo strapotere dei Fardazza da quella piccola emittente di provincia senza soldi e un record di querele, quasi 250. Da qualche tempo, invece, i boss di […]

Il direttore di Telejato “Sono tutte bugie un agguato per fermarmi”.

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L’ultimo riconoscimento lo ha avuto da una importante tv statunitense ‘Mafia hunter’, titolava l’ABC ‘Cacciatore di mala’. Un’icona per molti. In Sicilia e anche all’estero. Persino ‘Reporter sans frontieres”,organizzazione non governativa, lo ha indicato come paladino dell’antimafia. Pino Maniaci, direttore dell’ emittente televisiva Telejato, adesso è indagato dalla procura di Palermo con l’accusa di estorsione […]

Maniaci sotto accusa l’inchiesta che divide. “Forza Pino”. “È marcio”.

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L’inchiesta su Pino Maniaci, il direttore di Telejato indagato per estorsione nei confronti dei sindaci di Partinico e Borgetto, divide. Sui social network c’è chi sostiene il giornalista «paladino antimafia» mentre esponenti di Rifondazione comunista e del Pd affermano: «Eravamo suoi bersagli». Pino Maniaci sarebbe stato intercettato quasi per caso. Avrebbe promesso una “linea morbida” […]

L’archivio sui potenti nel bunker segreto del paladino antimafia.

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Per più di 20 anni ha conservato tutto. Ha creato un archivio cartaceo e un sofisticatissimo server elettronico dove ha scannerizzato e memorizzato lettere, telegrammi, email, sms, l’elenco dei regali fatti, contributi concessi, fotografie con ministri, politici, capi della polizia, vertici di tutte le forze dell’ordine, magistrati, anche quelli che poi lo hanno inquisito.

I pm su Montante: “Le sue imprese al servizio del clan”

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Dopo le accuse di quattro pentiti di mafia, sono scattate le perquisizioni nelle abitazioni e nelle aziende del delegato nazionale per la legalità di Confindustria, Antonello Montante, il presidente degli imprenditori siciliani. I pubblici ministeri di Caltanissetta gli hanno notificato un avviso di garanzia per concorso esterno in associazione mafiosa.

Il pm attacca Libera. Don Ciotti: “Lo denuncio”.

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«Libera è stata un’importante associazione antimafia. Ma oggi mi sembra un partito che si è autoattribuito un ruolo diverso. Gestisce i beni sequestrati alle mafie in regime di monopolio e in maniera anticoncorrenziale». Dopo l’addio polemico di Franco La Torre e l’invito del presidente del Senato Piero Grasso al fronte antimafia a guardare be-ne al […]

Figli, mogli, amici. I raccomandato vip dei beni confiscati.

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I raccomandati delle Misure di prevenzione erano davvero speciali. Amici del giudice Silvana Saguto e dei suoi figli. Ma anche amici dei loro amici. E che amici. Professionisti della città bene e rappresentanti delle istituzioni (a comincia¬re dal prefetto di Palermo). In tanti si rivolgevano all’influente presidente di sezione per piazzare qualcuno nelle aziende sequestrate […]

Il superstite della strage Chinnici “Saguto dovrebbe dimettersi non è degna di portare la toga”.

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«No, non è degna della toga di Terranova, Costa, Chinnici, Saetta, Livatino, Giacomelli, Cíaccio Montalto, Scopelliti, Falcone, Borsellino.. È il commento sconcertato di Giovanni Papacuri l’unico sopravvissuto all’autobomba che uccise il giudice Rocco Chinnici e che poi collaborò con Falcone e Borsellino.

E la Saguto rassicurava il re degli amministratori. “Non taglieremo i cachet”.

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Il coadiutore giudiziario Carmelo Provenzano prendeva le ordinazioni di buon mattino. E poi telefonava ai suoi collaboratori: «Mi aveva chiamato il prefetto, per un’anguria». E anche il giudice Saguto voleva un po’ di buona frutta, di quella venduta dal gazebo sequestrato ai boss dello scaro. E la potente macchina dell’antimafia ortofrutticola si metteva in moto.

Gli insulti della Saguto ai figli di Borsellino del giudice dei beni confiscati “Lui squilibrato, lei cretina”.

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Il 19 luglio scorso, il giudice antimafia Silvana Saguto è la madrina della manifestazione “Le vele della legalità”, pronuncia parole accorate per ricordare il sacrificio di Paolo Borsellino e degli agenti della scorta. Ma appena torna nella sua auto blindata, telefona a un’amica e sputa parole terribili contro i figli di Borsellino.