Deposizione dle pentito Francesco Amato, ex braccio destro del boss Iano Ferrara, al maxiprocesso scaturito dall’operazione ‘Margherita’. L’uomo ha dichiarato che nessuno, nella zona sud della città, sfuggiva alla dura legge del pizzo.
tematica: I processi
L’Andreotti bis nasce a Palermo
L'Andreotti bis nasce a Palermo
Dopo il giudizio di Perugia ancora una decisione favorevole per il leader politico democristiano. Giulio Andreotti è assolto perchè il fatto non sussiste, perchè non hanno retto alla prova del giudizio, perchè erano insufficienti e contraddittorie.
Caselli: orgoglioso del lavoro a Palermo
Caselli: orgoglioso del lavoro a Palermo
Nessuno tra i pm si aspettava il verdetto di assoluzione. A portare un pò di conforto ci pensa l’ex capo della procura Giancarlo Caselli che dice di essere orgoglioso di aver lavorato accanto a colleghi che, tra rischi gravissimi, hanno assolto la loro funzione in modo esemplare.
‘Complotto no, suggeritori si”.
'Complotto no, suggeritori si''.
Giulio Andreotti più che al complotto crede ai suggeritori che, comunque, hanno suggerito male. Una stoccata anche a Caselli che non dovrebbe essere orgoglioso del lavoro del pool perchè certi riscontri non sono stati fatti. E sui pentiti occrre verificare le cose che dicono.
‘Era il garante romano di Cosa Nostra’
'Era il garante romano di Cosa Nostra'
In principio fu Tommaso Buscetta a fare il nome di Andreotti. Poi seguirono le dichiarazioni degli altri collaboratori, da Di Maggio a Marino Mannoia. ‘ Patti scellerati e incofessabili’. E’ questa la tesi dell’accusa che ha bollato il senatore come doppiogiochista nella lotta alla mafia.
‘Macchè, era assatanato contro i boss’.
'Macchè, era assatanato contro i boss'.
La difesa chiama a testimoniare personaggi di prestigio. Da Cossiga a Martinazzoli, da Rognoni a Vassalli, ribadiscono l’impegno antimafia di Andreotti. Un pò controversa la deposizione dell’ex guardasigilli Martelli: ‘Andreotti non spronò, ma neanche ostacolò l’attività del governo’.
‘Villa Igiea era nelle mani della mafia’. Condannati l’ex direttore e il suo aiutante.
'Villa Igiea era nelle mani della mafia'. Condannati l'ex direttore e il suo aiutante.
Francesca Arabbia e Antonino Di Giovanni, direttore e dirigente degli alberghi Villa Igiea e Delle Palme, sono stati condannati a 18 e 30 mesi con l’accusa di aver trasformato gli alberghi in una specie di rifugio per latitanti mafiosi e di aver ospitato riunioni e ricevimenti dati dai boss.
Dalla Chiesa, si apre il processo ma nessuno avverte le parti civili.
Dalla Chiesa, si apre il processo ma nessuno avverte le parti civili.
A 17 anni dalla strage di via Carini, i presunti assassini del prefetto Dalla Chiesa sono da ieri a giudizio. Due dei rinviati a giudizio sono oggi collaboratori di giustizia.
‘Cassarà tradito in Questura’.
'Cassarà tradito in Questura'.
La Procura di Palermo rilancia l’indagine sulla talpa in Questura che tradi’ Ninni Cassarà. Nel quarto processo, il pm Lo Verso punta il dito contro chi, dall’interno della Questura, avvisò quel giorno, per ben due volte, i killer del rientro a casa di Cassarà.
Nessuno poteva sottrarsi all’imposizione del pizzo.
Nessuno poteva sottrarsi all'imposizione del pizzo.
E’toccato deporre alle parti lese nel processo scaturito dall’operazione ‘Margherita’ che vede alla sbarra 27 persone accusate di estorsione.
