Era considerato l’ultimo padrino delle Madonie. Samuele Schittino detto il patriarca, ufficialmente autotrasportatore in pensione, per gli inquirenti capo della famiglia mafiosa di Lascari, è morto a 85 anni, nel carcere di Sollazzo, in provincia di Cuneo, dov’era detenuto dallo scorso luglio, quando era stato arrestato per scontare una condanna a 10 anni e 8 […]
tematica: MAFIA
Catania, l’appello del capomafia al giudice. “Porti via mio figlio da quel quartiere”.
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Quando si è ritrovato davanti al giudice, collegato in videoconferenza, il capomafia al 41 bis ha sussurrato: «Dottore, la prego, tenga lontano mio figlio da quel maledetto quartiere». Il figlio quattordicenne, il primogenito, che si era già candidato a prendere il posto del padre nell’organizzazione. Adesso, è lontano da Catania, con il progetto “Liberi di […]
Morto a Genova il boss Di Gangi travolto da un treno in galleria.
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Salvatore (“u zu Totò”) Di Gangi, 79 anni, boss mafioso di Sciacca, è morto, travolto da un treno merci, sabato scorso a Genova. Il suo cadavere (nelle tasche un biglietto ferroviario per Palermo) è stato trovato all’interno della galleria ferroviaria tra la Stazione Principe e la Stazione Brignole. Non ancora chiaro perché Di Gangi, invece […]
Era il “ras” dei lavori pubblici in Sicilia.
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Il pentito di mafia Angelo Siino, 77 anni, chiamato il “ministro dei Lavori pubblici” di Cosa nostra, è morto lo scorso 31 luglio. La moglie ha voluto tenere nascosta la notizia. Lo conferma l’avvocato di Siino, Alfredo Galasso. «Anch’io ho saputo in ritardo la morte del mio assistito – dice Galasso – è stata una […]
“Ecco la villa del mistero”. Una svolta nelle indagini sui ragazzi di Casteldaccia.
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Ventinove anni dopo, c’è una pista importante nelle indagini sulla scomparsa di Mariano Farina e Salvatore Colletta, i ragazzini di 12 e 15 anni spariti nel nulla il 31 marzo 1992, a Casteldaccia. Una pista che porta alla villa di un imprenditore vicino all’ex sindaco Vito Ciancimino, si trova sul lungomare, in contrada Gelso. Qualche […]
Graviano vuole un permesso premio. “Mi sono dissociato e ho una laurea”.
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Continua a dire di essersi dissociato da Cosa nostra e dalle “sue scelte del passato”: il boss di Brancaccio Filippo Graviano, condannato per le stragi del ’92-‘93, ha chiesto addirittura un permesso premio. E doveva essere anche abbastanza fiducioso sull’esito dell’istanza, perché ha allegato il diploma di laurea in Economia e un certificato che attesta […]
“Torre Macauda, infiltrazioni mafiose”. Perquisizioni e otto avvisi di garanzia.
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Dal carcere continuerebbe a gestire affari, grazie a una rete di insospettabili prestanome. Il capomafia di Sciacca Salvatore Di Gangi, 79 anni, è nuovamente al centro di un’indagine della Direzione distrettuale antimafia di Palermo. Il nucleo di polizia economico finanziaria del capoluogo sospetta che il boss detenuto abbia una partecipazione nel complesso turistico Torre Macauda, […]
Truffe in serie durante il lockdown finisce ai domiciliari Cerbo “Scarface”.
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Era tornato in libertà nel luglio del 2019. Ciò dopo che i giudici del Tribunale di Catania avevano riconosciuto, in Appello, le ragioni dei suoi avvocati. Dopo poco più di due anni, però, William Cerbo – ritenuto dagli investigatori la mente economica dei “carcagnusi” – si ritrova nuovamente nei guai. E grossi, a quanto pare. […]
In città la “cellula” dei Romeo-Santapaola e i traffici di droga.
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In città si registra l’operatività di una cellula di cosa nostra catanese riconducibile ai Romeo-Santapaola. Il sodalizio avrebbe imposto il proprio potere, tra l’altro, proiettando i propri interessi in diversi settori dell’imprenditoria e della pubblica amministrazione, infiltrando il sistema economico e investendo nello stesso i proventi illeciti. Nel territorio urbano – scrive la Dia -, […]
Messina crocevia di matrici mafiose.
Relazione,semestrale,Dia,Cosa,nostra,Provincia,Messina
Un quadro generale che rimane sempre molto pervaso da condizionamenti mafiosi sia a Messina che nella sua provincia. Le forti influenze di Cosa nostra palermitana e catanese che continuano in tutta l’area. I forti interessi economici e gli “scambi” legati sopratutto al mondo della droga con la ‘ndrangheta calabrese. L’aumentata capacità di evitare sempre più […]
