La Polizia mette i sigilli al patrimonio di mafia costruito con i soldi delle estorsioni. La sezione misure di prevenzione ha sequestrato beni per 2 milioni di euro al boss Lo Presti.
tematica: Mafia ed economia
Confiscati i beni al boss Giacomo Spartà.
Confiscati i beni al boss Giacomo Spartà.
la decisione è stata adottata dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Messina. I beni venenro sequestrati nel 2001, adesso passano nella disponibilità dello Stato. Si tratta di una villa e quattro terreni intestati a un prestanome ed alla moglie.
Mafia. Sequestro di beni per cinque milioni.
Mafia. Sequestro di beni per cinque milioni.
Nel mirino, grazie ad un’indagine dela Dia, i patrimoni di Giuseppe Pavone, di Misilmeri, imprenditore considerato vicino a Bernardo Provenzano, e dei fratelli Salvatore e Angelo Collura di Castronovo. Al Pavone, colpito da un provvedimento di confisca, prelevate due aziende di costruzione, 12 appezzamenti di terreno, una casa e 4 camion.
‘Quei beni non sono di Giovanni Brusca’. Il Tribunale di Palermo fa togliere i sigilli.
'Quei beni non sono di Giovanni Brusca'. Il Tribunale di Palermo fa togliere i sigilli.
Il provvedimento dopo due anni e mezzo ha dato ragione all’ex boss oggi collaboratore di giustizia, che aveva dichiarato che quei beni appartenevano ai suoi cognati. Restituiti un supermercato di Piana degli Albanesi, tre appartamenti, uno scantinato e un terreno.
Maxisequestro di beni.
Maxisequestro di beni.
Il provvedimento riguarda il patrimonio dell’imprenditore Carmelo Rizzo, un prestanome dei Laudani, assassinato nel febbraio del 1997. Il Gico ritiene che i beni fossero a disposizione della stessa cosca mafiosa.
‘Quei beni frutto di attività mafiose’. Sequestrati conti e aziende per 5 milioni.
'Quei beni frutto di attività mafiose'. Sequestrati conti e aziende per 5 milioni.
Grazie al sequestro di tre imprese che producevano sacchetti di plastica, stroncato il business che Cosa nostra svolgeva in regime di monopolio. Le ditte sono riconducibili ad Angelo Galatolo, incensurato, figlio del boss Gaetano.
Sigilli al patrimonio del ‘mammasantissima’ Antonio Nirta.
Sigilli al patrimonio del 'mammasantissima' Antonio Nirta.
Su ordine della Dia sono stati sequestrati beni per sei milioni di euro, tra centri medici, immobili, società e conti correnti, al boss Antonio Nirta di San Luca. Nel corso di un’altra indagine patrimoniale, sempre la Dia ha sequestrato e confiscato beni anche a Domenico Libri capo dell’omonimo clan.
Beni sequestrati alla mafia, ora si cambia. Niente vendita e confische più rapide.
Beni sequestrati alla mafia, ora si cambia. Niente vendita e confische più rapide.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il progetto di legge, illustrato da Centaro, che modifica la legge 109/96. Ad amministare i beni confiscati ai mafiosi non saranno più i privati ma solo pubblici funzionari. Critica l’opposizione.
Chiesta la confisca di alcuni immobili di proprietà di Longo.
Chiesta la confisca di alcuni immobili di proprietà di Longo.
Il sostituto procuratore Giuseppe Leotta ha chiesto al Tribunale misure di prevenzione la confisca di alcuni immobili di proprietà del prof. Giuseppe Longo che si trovano in Calabria ed a Firenze. Il magistrato ha anche chiesto la sorveglianza speciale per il noto professionista.
La Regione finanziava il superboss.
La Regione finanziava il superboss.
Prestiti e contributi dell’Unione Europea finanziavano l’azienda agricola del latitante Giuseppe Falsone, capo mafia della provincia agrigentina. Dal rifugio segreto inviava biglietti alla sorella, anch’essa in carcere, con le indicazioni per sfruttare al meglio opportunità e aiuti per le imprese.
