Cavalli di mafia. Macchine che generano soldi a palate. Sfruttati, maltrattati, dopati, costretti a correre clandestinamente e infine macellane gettati via nelle discariche, come un vecchio scooter che non funziona più. In strada e negli ippodromi illegali di mezza Sicilia tornano le scuderie fuorilegge con tanto di siti internet, foto, video, fanpage e canzoni dedicate […]
tematica: Mafia ed economia
Cosa nostra è a caccia di liquidità ritorno al business droga per fare cassa.
Cosa nostra,droga,liquidità
Da Santa Maria di Gesù a San Lorenzo, Cosa nostra sta incassando nuovi guadagni con il pizzo sui cantieri edili. I negozi non rendono più come un tempo, almeno in centro città: il lavoro delle associazioni antiracket, delle forze dell’ordine e della magistratura ha ormai convinto molti operatori economici che è più conveniente denunciare. Così, […]
Aziende agricole e soldi all’estero i tesori nascosti gestiti dai boss.
Tesoro,nascosto,Cosa nostra
Nelle banche di Palermo è rimasta traccia di grandi patrimoni mafiosi mai sequestrati. Tracce importanti. Chi indagava è arrivato tardi. Forse per un pizzicò di sfortuna, forse perché anche oggi i boss godono di sicure complicità. E allora suonano come una beffa quelle tracce perché i grandi padrini sono in carcere, rinchiusi nei gironi del […]
Crediti e contanti facili i prestanome dei boss all’assalto delle banche.
Rapporti,banche,Cosa nostra
Trent’anni fa, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino iniziarono a scrivere la dell’antimafia andando a guardare dentro le banche di Palermo: così capirono cos’era diventata l’organizzazione Cosa nostra. Capirono gli affari e la geografia delle cosche a Palermo, capirono soprattutto quanto potere avevano i mafiosi, quanto facevano paura e quanto erano corteggiati dalla cosiddetta città bene.
“Cosa nostra Spa vale due miliardi di euro”.
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Estorsioni e traffico di droga: la liquidità nelle casse di Cosa nostra continua ad arrivare da qui. E frutta ancora molto: nel 2011 più di un miliardo e ottocento milioni di euro. Ma Cosa nostra non è più, e da tempo, la “mafia” leader in Italia. ‘Ndrangheta e camorra guadagnano molto di più, il doppio, […]
Le mani della mafia sul business del gas.
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Dopo anni di indagini tra mafia, politica e imprenditoria, scatta il maxi sequestro di quello che resta agli eredi Brancato della «GA.S. spa». Una società al centro di una raffica di inchieste, considerata dagli inquirenti come lo snodo di un giro di tangenti a politici siciliani. La Gas era stata costituita negli anni Ottanta da […]
Sequestrati i negozi Bagagli. “Sono gestiti dalla mafia”.
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I negozi della catena “Bagagli” non hanno mai conosciuto crisi. Anzi, le iniziative dell’imprenditore Filippo Giardina sono state sempre in continua crescita. Adesso, la Dia e la Procura di Palermo avanzano un’Ipotesi pesante: i negozi di scarpe e borse più noti della città sarebbero stati finanziati con i soldi della potente cosca di Porta Nuova. […]
Tabaccherie e market col marchio di Cosa nostra.
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Dalle boutique di lusso ai distributori di benzina. Dalle tabaccherie di periferia alle più note catene di supermercati. Il commercio palermitano sotto il segno di Cosa nostra. Ecco come la mafia pianifica i suoi investimenti, gestiti da uomini d’affari che fanno da prestanome. Imprenditori solo ufficialmente proprietari di attività commerciali con un unico obbiettivo: trasformare […]
Container, un business da 16 milioni l’anno.
Cosa nostra,ditte,sequestro,porto
Cinque grandi imprese che da anni gestiscono tutto il movimento merci e bagagli delle navi che sbarcano al porto di Palermo. Il monopolio, paventato dai magistrati, in realtà è un cartello di aziende ex pubbliche e private che hanno in capo un affare da 16 milioni di euro all’anno: un business che si tengono ben […]
Eolico, chiesta tangente da 6 milioni.
EolicoMatteo messina Denaro,Piolitici,imprenditori
I1 10% è quanto chiede il boss latitante Matteo Messina Denaro, attraverso suo «compare» Santo Sacco, alla multinazionale danese «Baltic Wind» per autorizzare la realizzazione di un mega parco eolico in provincia di Catania, un progetto da 60 milioni di euro.