Rimangono in galera gli altri nove indagati accusati di associazione mafiosa , estorsione e traffico di droga. Il provvedimento è stato emanato dal tribunale della libertà di Catanzaro nell’ambito dell’inchiesta ‘Squarcio’.
località: Cosenza
Guerra di mafia, inchiesta a una svolta.
Guerra di mafia, inchiesta a una svolta.
Sarebbero a una svolta le indagini sulla guerra delle ‘ndrine cosentine. Infatti il magistrato distrettuale attraverso una serie di perizie balistiche avrebbe un quadro ormai chiaro delle armi adoperate dai sicari della ‘ndrangheta per eliminare in tutta al provincia, scomodi boss e picciotti abituati a sgarrare.
Le mani della mafia sulla Sa.Rc.
Le mani della mafia sulla Sa.Rc.
La ‘ndrangheta cosentina gestiva il racket delle estorsioni ai danni delle imprese impegnate nell’ammodernamento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria. I clan imponevano alle ditt eun pizzo attorno al 3%. Arrestate edodici persone ed emessi tre avvisi di garanzia a carico di imprenditori.
Il boss in trappola.
Il boss in trappola.
Saverio Magliari, pezzo da novanta della criminalità organizzata cosentina, è stato arrestato dai carabinieri. Il boss è stato sorpreso in un’ abitazione sorvegliata dai suoi compari.
Ucciso Antonio Sena: è guerra tra i clan
Ucciso Antonio Sena: è guerra tra i clan
Antonio Sena, presunto boss della ‘ndrangheta cosentina, è stato trucidato sotto gli occhi del figlio e di un amico che gli faceva da autista. Il boss della vecchia mala bruzia era ancora molto considerato. Forse ha pagato per la sua amicizia con Francesco Bruni, detto ‘Bella bella’.
Imprenditore cosentino si ribella al racket
Imprenditore cosentino si ribella al racket
Francesco De Caro, imprenditore edile di Montalto, si ribella al racket. Dopo anni di avvertimenti e vessazioni, in ultimo un ordigno, per fortuna non esploso, davanti alla sua azienda, denuncia e dice basta al terrorismo mafioso.
Il pentito Mario Pranno beffa lo Stato e se ne va.
Il pentito Mario Pranno beffa lo Stato e se ne va.
Il super pentito cosentino Mario Pranno scappa dal rifugio segreto messogli a disposizione dallo Stato. Un autentico smacco da parte di uno dei più spietati criminali delle cosche cosentine. Suo fratello Pasquale è latitante da febbraio.
Pretendevano il triplo del prestito.
Pretendevano il triplo del prestito.
Con l’accusa di usura ed estorsione sono finiti in carcere Giovanni Fiore, 45 anni, Carmello Bellio, 31, Giovanni Fiume, 42. Grazie ad alcune intercettazioni, i carabinieri sono riusciti a fermare i tre nel momento in cui minacciavano il commerciante Emilio L., al quale chiedevano la restituzione di tre volte il prestito avuto.
L’Antimafia dà scacco matto alla gang del pizzo.
L'Antimafia dà scacco matto alla gang del pizzo.
Cinque persone sono finite in carcere con l’accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione e traffico di sostanze stupefacenti. Ad incastrarli un’indagine condotta con l’uso di microspie, telecamere ed intercettazioni.
Il boss Abate attirato in una trappola mortale
Il boss Abate attirato in una trappola mortale
Nicola Abate, 49 anni, soprannominato ‘Mangiacani’è stato giustiziato in una zona isolata dove qualcuno gli aveva fissato un appuntamento. Il boss, in passato era stato incriminato da varie procure.
