Il no dei magistrati siciliani al rito abbreviato per i mafiosi trova il conforto del presidente del Consiglio Amato che considera un errore estendere tale procedura ai mafiosi, permettendo cosi’ ai boss di sfuggire all’ergastolo. Tra i firmatari della petizione anche il giudice Ingargiola, mentre il ministro Fassino ha previsto già le correzioni
tematica: Mafia e Giustizia
I medici: ‘Mangano è molto malato. Ora non può più restare in carcere’.
I medici: 'Mangano è molto malato. Ora non può più restare in carcere'.
Il boss di Porta Nuova Vittorio Mangano sta molto male. I medici, dopo l’ennesima perizia, hanno deciso che l’ex stalliere di Arcore non può più restare in carcere. Oggi la decisione dei giudici.
Lumia a confronto coi giudici. ‘Per i boss niente riduzioni di condanna’.
Lumia a confronto coi giudici. 'Per i boss niente riduzioni di condanna'.
Dopo aver incontrato i capi degli uffici, il presidente dell’antimafia Peppe Lumia propone il doppio binario per il rito abbreviato, ma arriva un no da Fragalà, il quale sostiene che la legge è uguale per tutti.
Scadono i termini. Scarcerati due presunti boss.
Scadono i termini. Scarcerati due presunti boss.
Due imprenditori, Antonino Aleo e Michele Buffa, accusati di concorso in associazione mafiosa ed arrestati nel luglio di due anni fa, tornano a casa per decorrenza dei termini di custodia cautelare.
La Spagna nega l’estradizione di Greco. In Italia è stato condannato a 30 anni.
La Spagna nega l'estradizione di Greco. In Italia è stato condannato a 30 anni.
La Corte Costituzionale spagnola non riconosce i processi in contumacia e blocca il trasferimento in Italia del presunto boss della mafia Giovanni Greco, condannato nel nostro paese a 30 anni e catturato ad Ibiza nel ’97.
‘Non mi sono mai dissociato’.
'Non mi sono mai dissociato'.
Dichiarazioni spontanee di Nitto Santapaola in videoconferenza dal carcere di Parma. Il boss catanese prende le distanze dalle stragi dell”82 e da quelle del ’92 e ’93 e nello stesso tempo lancia un durissimo attacco alle Istituzioni e alle guardie carcerarie denunciando di essere ‘sepolto vivo’ da sette anni.
Il Csm mette sotto inchiesta la superprocura.
Il Csm mette sotto inchiesta la superprocura.
Il Csm apre un’inchiesta sui colloqui tra i boss e il super procuratore Pier Luigi Vigna. La presunta trattativa, negata di nuovo dall’alto magistrato, sarà oggetto di una specifica indagine, su una richiesta di cinque consiglieri dell’organo di autocontrollo della magistratura.
‘Vigna è stato molto fumoso’.
'Vigna è stato molto fumoso'.
Il procuratore Pietro Grasso ha dichiarato di non sapere nulla sulle trattative con i capi mafia e, per questo motivo, non ha detto nulla ai suoi collaboratori, poichè accade tutti i giorni che ci sia una richiesta di colloquio da parte di qualche detenuto.
‘Provenzano si arrenderà’.
'Provenzano si arrenderà'.
Secondo alcune voci, fatte circolare da un confidente dei carabinieri, Bernardo Provenzano, il super latitante di Cosa nostra, si consegnerà alle forze dell’ordine a Natale. Nel frattempo, il boss, malato e stanco di fuggire, starebbe liquidando i suoi beni.
‘Troppe vite spezzate, non può bastare’.
'Troppe vite spezzate, non può bastare'.
Perplessità di don Luigi Ciotti, impegnato nella lotta alla mafia, sulla vicenda della possibile dissociazione dei boss. Il sacerdote dice: ‘Questi signori devono avere il coraggio di raccontare tutta la verità. Un discorso diverso si può fare per i ‘manovali’ arruolati per disperazione’.