Per più di 20 anni ha conservato tutto. Ha creato un archivio cartaceo e un sofisticatissimo server elettronico dove ha scannerizzato e memorizzato lettere, telegrammi, email, sms, l’elenco dei regali fatti, contributi concessi, fotografie con ministri, politici, capi della polizia, vertici di tutte le forze dell’ordine, magistrati, anche quelli che poi lo hanno inquisito.
tematica: ANTIMAFIA
I pm su Montante: “Le sue imprese al servizio del clan”
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Dopo le accuse di quattro pentiti di mafia, sono scattate le perquisizioni nelle abitazioni e nelle aziende del delegato nazionale per la legalità di Confindustria, Antonello Montante, il presidente degli imprenditori siciliani. I pubblici ministeri di Caltanissetta gli hanno notificato un avviso di garanzia per concorso esterno in associazione mafiosa.
Il pm attacca Libera. Don Ciotti: “Lo denuncio”.
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«Libera è stata un’importante associazione antimafia. Ma oggi mi sembra un partito che si è autoattribuito un ruolo diverso. Gestisce i beni sequestrati alle mafie in regime di monopolio e in maniera anticoncorrenziale». Dopo l’addio polemico di Franco La Torre e l’invito del presidente del Senato Piero Grasso al fronte antimafia a guardare be-ne al […]
Figli, mogli, amici. I raccomandato vip dei beni confiscati.
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I raccomandati delle Misure di prevenzione erano davvero speciali. Amici del giudice Silvana Saguto e dei suoi figli. Ma anche amici dei loro amici. E che amici. Professionisti della città bene e rappresentanti delle istituzioni (a comincia¬re dal prefetto di Palermo). In tanti si rivolgevano all’influente presidente di sezione per piazzare qualcuno nelle aziende sequestrate […]
Il superstite della strage Chinnici “Saguto dovrebbe dimettersi non è degna di portare la toga”.
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«No, non è degna della toga di Terranova, Costa, Chinnici, Saetta, Livatino, Giacomelli, Cíaccio Montalto, Scopelliti, Falcone, Borsellino.. È il commento sconcertato di Giovanni Papacuri l’unico sopravvissuto all’autobomba che uccise il giudice Rocco Chinnici e che poi collaborò con Falcone e Borsellino.
E la Saguto rassicurava il re degli amministratori. “Non taglieremo i cachet”.
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Il coadiutore giudiziario Carmelo Provenzano prendeva le ordinazioni di buon mattino. E poi telefonava ai suoi collaboratori: «Mi aveva chiamato il prefetto, per un’anguria». E anche il giudice Saguto voleva un po’ di buona frutta, di quella venduta dal gazebo sequestrato ai boss dello scaro. E la potente macchina dell’antimafia ortofrutticola si metteva in moto.
“Marito e prof amico piazzati al Cara”: le raccomandazioni del sistema Saguto.
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Faceva di tutto per restare un simbolo dell’antimafia, ma era solo una poderosa macchina di raccomandazioni. Che parlava come uno dei suoi imputati. Anche peggio. Il 19 luglio, Silvana Saguto pronunciò parole accorate alla manifestazione “Le vele della legalità”, a Ficarazzi. Qualche minuto dopo, telefonava a un’amica e insultava i figli di Paolo Borsellino.
Gli insulti della Saguto ai figli di Borsellino del giudice dei beni confiscati “Lui squilibrato, lei cretina”.
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Il 19 luglio scorso, il giudice antimafia Silvana Saguto è la madrina della manifestazione “Le vele della legalità”, pronuncia parole accorate per ricordare il sacrificio di Paolo Borsellino e degli agenti della scorta. Ma appena torna nella sua auto blindata, telefona a un’amica e sputa parole terribili contro i figli di Borsellino.
Beni confiscati, le intercettazioni: “Il nostro pizzo? Il lavoro per la nuora della Saguto”.
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È una confessione in diretta quella di WVirga. E, al contempo, un atto d’accusa. È una delle prove più importanti di tutta l’inchiesta della procura di Caltanissetta e del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza. La mattina del 9 giugno, l’avvocato Virga lo descriveva così il “sistema Saguto”, un sistema di nomine ai […]
Consegnati ai Comuni oltre 200 beni confiscati alla mafia.
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Duecentodieci tra appartamenti e terreni confiscati alla mafia sono stati consegnati stamane – per essere destinati i primi all’emergenza abitativa, i secondi a finalità sociali – agli amministratori di 24 comuni delle province di Siracusa, Catania, Messina, Ragusa, Agrigento, Caltanissetta ed Enna dal direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla mafia, […]