Nuove grosse grane per il re palermitano dei detersivi, Giuseppe Ferdico. I giudici sette mesi fa gli hanno confiscato un patrimonio da 450 milioni di euro, ma l’ex camionista diventato imprenditore di successo continuava secondo gli investigatori a gestire il suo centro commerciale di Carini. Un bene a disposizione dello Stato, dove si chiedeva il […]
tematica: Mafia ed economia
Arrestato Ferdico, il ‘re dei detersivi’ di Palermo. “Continuava a gestire l’azienda confiscata”.
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Fra gli scaffali del grande centro commerciale di Carini gli impiegati continuavano a chiamarlo «padrone». Giuseppe Ferdico, il “re dei detersivi” di Palermo, non ha mai smesso di gestire l’azienda che la magistratura gli ha confiscato. Grazie alla complicità dell’amministratore nominato dal tribunale, il commercialista Luigi Miserendino, un professionista molto noto a Palermo.
Palermo, l’amministratore simbolo dell’antimafia complice del “re dei detersivi” Ferdico.
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«L’ho inventato io il marchio del calcestruzzo della legalità», rivendicava Luigi Miserendino ai convegni di Libera. Era stato lui, da amministratore giudiziario, a trovare una soluzione per il salvataggio della “Calcestruzzi Ericina” di Trapani: una cooperativa di lavoratori sostenuta da Libera, un esempio a livello nazionale per l’antimafia che si impegna per la riutilizzazione sociale […]
La Saguto aveva detto: «Lì non deve mettere piede».
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Le presunte gravi irregolarità nella gestione dei beni tolti alla mafia sono già state materia di indagine, tanto da far finire a processo, tra gli altri, anche l’ex presidente della sezione Misure di prevenzione del tribunale, Silvana Saguto. Uno scandalo che aveva fatto traballare uno degli strumenti più efficaci di cui lo Stato dispone per […]
I purosangue dei boss mafiosi. Ecco il tesoro nascosto all’ippodromo.
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Come qualsiasi altro tesoro dei boss, è intestato a insospettabili prestanome, probabilmente anche a società. Questo sembra emergere dalle dichiarazioni dei pentiti, da frammenti di intercettazioni. Qualche anno fa, Maurizio Spataro, commerciante della “Palermo bene” al servizio del clan di Resuttana, raccontò ai pm di Palermo che all’ippodromo gareggiavano i cavalli di due autorevoli mafiosi […]
L’ultima frontiera della mafia: indebiti risparmi d’imposta.
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Alle mafie non basta più capitalizzare i proventi illeciti in attività imprenditoriali sempre più remunerative: l’ennesima frontiera del business mafioso è quella degli indebiti risparmi d’imposta. Questa “virata” – mette nero su bianco la Dia, la Direzione investigativa antimafia guidata dal generale della Gdf Nunzio Antonio Ferla, nella relazione sul primo semestre 2016 appena spedita […]
“Una banca al servizio della mafia”. Arriva l’amministratore giudiziario.
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Una banca a disposizione degli esponenti della mafia trapanese. Nei posti di responsabilità sedevano personaggi che agevolarono, secondo le indagini della procura di Palermo e della Finanza, le attività di soggetti legati alla criminalità organizzata.Su 1.600 soci della Banca di credito cooperativo di Paceco “Senatore Pietro Grammatico” in 357 hanno precedenti penali e tra questi […]
Surgelati, Cosa nostra torna al freddo.
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L’ultima rivendita di surgelati in mano ai boss è stata sequestrata due giorni fa. È la “Ice Fi¬sh” di via Crispi 78: le indagini del nucleo speciale di polizia va-lutaria dicono che era gestita dal clan Galatolo dell’Accpasanta, attraverso i soliti fidati prestanome. Il mercato dei surgelati è sempre più in crescita, i boss l’hanno […]
Palenzona indagato. “Favori a un costruttore vicino a Cosa Nostra”.
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C’è l’ombra dell’ultimo dei capi di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro, latitante da oltre 10 anni, negli affari del suo “compaesano” Andrea Bulgarella. L’imprenditore trapanese, da decenni trapiantato in Toscana, è finito in una grande inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Firenze che ha coinvolto Fabrizio Palenzona, vice presidente di Unicredit.
“Agevolò uomini del clan”. Bufera su big dell’Unicredit.
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Perquisizioni del Ros dei carabinieri, ieri, nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Firenze hanno riguardato anche il vicepresidente di Unicredit, Fabrizio Palenzona, indagato con una decina di persone con l’aggravante dell’art. 7 per aver agevolato personaggi collegati al clan mafioso del boss Matteo Messina Denaro, latitante da decenni.
