Via D’Amelio, Di Matteo: non fu solo strage di mafia.

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Le più recenti indagini «hanno fatto emergere elementi di prova che indicano che la strage di via D’Amelio non fu una strage solo di mafia»: per questo il sostituto procuratore nazionale Antimafia, Nino di Matteo, che ha chiesto e ottenuto ieri di essere ascoltato dalla Commissione Antimafia, ha sollecitato politica, magistratura, investigatori e opinione pubblica […]

Strage in via dei Georgofili a Firenze. Ergastolo confermato per Tagliavia.

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Fu il boss della mafia Francesco Tagliavia a fornire l’esplosivo che, il 27 maggio 1993, venne usato dal gruppo di fuoco per la strage in via dei Georgofili a Firenze nella quale morirono cinque persone, 40 furono i feriti e ingenti i danni al patrimonio storico artistico. Lo ha stabilito la seconda sezione penale della […]

Borsellino doveva essere ucciso prima di Falcone.

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Il regista dell’operazione di morte era lui. Faceva parte di un gruppo «riservato» di macellai di Cosa nostra voluto direttamente dal capo supremo Salvatore Riina. E come regista aveva scelto il suo territorio come palcoscenico dell’attentato. Lui, Matteo Messina Denaro, la primula rossa trapanese, aveva organizzato tutto: Paolo Borsellino doveva essere ucciso a Marsala.

Messina Denaro, nuovo ordine d’arresto.

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Doveva uccidere Giovanni Falcone, ha partecipato alla decisione di uccidere Paolo Borsellino ma non solo, in quella stagione del terrore doveva ammazzare anche i giornalisti Enzo Biagi, Michele Santoro e Maurizio Costanzo. Ora, per il latitante numero uno, una ennesima ordinanza di arresto, questa volta per le stragi di Capaci e di via D’Amelio.

Depistaggio sulla strage Borsellino. Il gip non archivia per i tre poliziotti.

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Uno degli ex ergastolani non ci sta, si oppone alla richiesta della Procura e il Gip di Caltanissetta non archivia l’indagine sul presunto maxi depistaggio dell’inchiesta sulla strage di via D’Aurelio: i pm dovranno dunque discutere davanti al giudice la loro proposta di archiviare l’indagine per calunnia aggravata nei confronti dei tre dirigenti di polizia

Stragi e rivelazioni.

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Diversi detenuti, si parla di una decina, avrebbero chiesto di parlare spontaneamente e autonomamente con i magistrati nisseni che si occupano delle indagini sulle stragi del 1992. Lo hanno fatto inviando lettere alla Procura nissena.Ma su uno di loro, e la richiesta di rendere dichiarazioni ai pubblici ministeri nisseni è arrivata tramite il suo avvocato, […]